TORINO – È in programma dal 9 febbraio al 16 luglio 2023, alle Gallerie d’Italia a Torino, la prima personale in un museo di JR, artista francese famoso nel mondo per i suoi progetti che uniscono fotografia, arte pubblica e impegno sociale.
L’artista è divenuto celebre grazie a opere monumentali in grado di coinvolgere la cittadinanza. Tra le opere più recenti ci sono La Ferita, installazione con la quale l’artista ha “squarciato” la facciata di Palazzo Strozzi a Firenze, e il grande murale sulla facciata di Palazzo Farnese a Roma.
Anche in questa occasione, dunque, JR porterà in mostra il suo tocco unico ed originale per raccontare realtà scomode, cercando di stimolare riflessioni in particolare sulla fragilità sociale.
“Nel 2022, il numero di persone costrette a fuggire dal proprio luogo di residenza a causa di persecuzioni, guerre, violenze e violazioni dei diritti umani ha superato la minacciosa soglia dei 100 milioni. – Spiega JR – Questa emergenza è ora aggravata dalla carenza di cibo ed energia, dall’inflazione e dalle crisi legate al clima questa geografia della delocalizzazione forzata costituisce ‘luoghi off-limit’ che ricevono un’eccessiva attenzione mediatica e sono allo stesso tempo invisibili“. “I campi – sottolinea – non sono solo luoghi di vita quotidiana per milioni di persone, sono diventati una delle maggiori componenti della globalizzazione, una delle forme di organizzazione del mondo: un modo per trattare chi è indesiderato, ciò che non vogliamo guardare negli occhi. Al servizio di qualcosa di più grande, la mia arte crea tensione tra il visibile e l’invisibile per resistere alla banalizzazione delle prospettive. Penso che sia urgente far conoscere i campi, tutti i tipi di campi. Tale è l’obiettivo di questa mostra” – conclude l’artista.
L’esposizione, che occuperà circa 4.000 metri quadrati del museo di piazza San Carlo, è curata da Arturo Galansino.
“Presentiamo a Torino, per la prima volta in un museo italiano, il lavoro di uno degli artisti internazionali più originali e attenti ai grandi cambiamenti sociali – evidenzia Michele Coppola, executive director arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia – il progetto, che unisce street art, fotografia e video installazioni, conferma la vocazione delle Gallerie d’Italia torinesi a stimolare la riflessione sulle complessità odierne, in linea con l’impegno di Intesa Sanpaolo a favore di una crescita sostenibile e inclusiva”.