TORINO – Il 21 giugno è stata inaugurata alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino la “Biennale de l’Image en Mouvement” , dal titolo The Sound of Screens Imploding. La Biennale di Ginevra è l’unica biennale al mondo che presenta solo ed esclusivamente opere inedite, commissionate e prodotte nel contesto della mostra.
Fino al 29 settembre 2019 si potranno ammirare le opere di otto artisti internazionali, Lawrence Abu Hamdan, Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Meriem Bennani, Ian Cheng, Elysia Crampton, Tamara Henderson e Kahlil Joseph, all’interno di un allestimento scenografico realizzato grazie al supporto di Andreas Angelidakis, già architetto della Biennale di Berlino 2014 e di Documenta 2017.
Massimo Lapucci, Direttore Generale di OGR, spiega: “Nella nostra mission le OGR rappresentano un luogo di sperimentazione della città ma aperto al mondo, un posto in continua evoluzione dove le eccellenze e i talenti si uniscono in nuove idee e progetti. Con questo obiettivo, fin dalla loro apertura di circa due anni fa abbiamo costruito legami e sinergie con istituzioni e operatori locali ed internazionali, siglando partnership importanti come quella che oggi viene presentata con il Centre d’Art Contemporain Genève che non solo ha portato per la prima volta la Biennale dell’Immagine in Movimento fuori dalla sua casa madre, ma che ha anche permesso la co-produzione di alcune opere in mostra e la realizzazione di un catalogo congiunto. Una collaborazione che pone ancora una volta le OGR come un polo di cultura contemporanea internazionale”.
“La Biennale dell’Immagine in Movimento racchiude in sé alcuni aspetti fondanti per le Officine Grandi Riparazioni, che sono state motivo e motore di questa partnership – sottolinea Nicola Ricciardi, Direttore Artistico di OGR – non solo per l’idea di movimento, che è alla base di tutta la nostra programmazione artistica, ma anche e soprattutto per la possibilità di confrontarsi con il medium del video. Dopo aver portato all’interno degli spazi espositivi la performance, la musica e la danza, adesso, sempre mossi dal desiderio di reinterpretare, riadattare e allo stesso tempo di enfatizzare lo spazio architettonico, esploriamo questo nuovo mezzo espressivo, in tutte le sue declinazioni”.
Andrea Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain Genève, aggiunge: “Le Officine Grandi Riparazioni sono un luogo affascinante, gli spazi sono favolosi e insieme all’allestimento pensato per l’occasione da Andreas Angelidakis- riescono a dare nuova vita alle opere. Il mio auspicio è che la partnership tra la Biennale e le OGR possa rinnovarsi anche in futuro: adoriamo il luogo, abbiamo amato lavorare con questo team e il risultato finale è straordinario, spero quindi si possa proseguire su questa strada.”
Per il Presidente delle OGR Fulvio Gianaria “Innovazione è una delle parole chiave attorno alle quali è stata elaborata la mission delle rinate Officine Grandi Riparazioni, con l’obiettivo di renderle concretamente non solo un contenitore di eventi, ma un ecosistema per lo sviluppo e la crescita del capitale culturale, sociale ed economico del territorio. In quasi due anni di apertura le Officine Grandi Riparazioni hanno dimostrato di essere diventate un polo culturale complesso, con un’offerta ampia e di qualità, inclusiva e formativa, capace di parlare a un bacino di persone vasto ed eterogeneo. Uno spazio di aggregazione per tutte le tipologie di pubblico, diverse per formazione e interessi, un luogo aperto alla città e al mondo, dove contenuti unici e discipline differenti trovano sede di produzione e contaminazione culturale in continua trasformazione”.
In occasione del suo spostamento a Torino, grazie all’inedita collaborazione tra le OGR e il Museo Nazionale del Cinema, nel mese di settembre verrà presentata una ricca programmazione di film selezionati dai due curatori. Infine, il 28 e 29 settembre, il finissage della Biennale sarà l’occasione per festeggiare il secondo anniversario dalla riapertura delle OGR con una serata di musica e performance organizzata in sinergia con il festival avant-pop Club To Club.