ROMA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato alle Scuderie del Quirinale, alla presenza di Ana Pastor Julian, Presidente della Camera dei Deputati di Spagna, la grande mostra “Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano nelle Collezioni Reali di Spagna”. La rassegna è una co-produzione italo-spagnola a cura di Gonzalo Redín Michaus.
In esposizione una straordinaria selezione di dipinti e sculture che riflette gli strettissimi legami politici e le strategie culturali stabilite tra la corte spagnola e gli stati italiani nel corso del XVII secolo, periodo in cui il collezionismo spagnolo di arte italiana rilancia la tradizione iniziata nel Cinquecento con Carlo V. Attraverso l’intermediazione di alti dignitari e il collezionismo diretto di Ambasciatori e Viceré, l’importazione di opere italiane in Spagna e il loro graduale confluire nelle Collezioni Reali contribuisce a generare la nascita di un gusto e di una scuola nazionale che con Diego Velázquez conquisterà vette assolute della Storia dell’arte europea.
L’interesse per la cultura italiana da parte dei sovrani spagnoli si riflette anche negli inviti a lavorare a corte rivolti a maestri quali il napoletano Luca Giordano, attivo in Spagna per un decennio. Ed è testimoniato infine dai viaggi in Italia di alcuni artisti spagnoli, come José de Ribera, che giunse a Roma nel 1606 e trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli. Di questo artista la mostra espone cinque capolavori tra cui il celebre Giacobbe e il gregge di Labano.
Altre opere d’arte, tra le quali il magnifico Crocifisso del Bernini proveniente dal Monastero di San Lorenzo del Escorial, opera raramente accessibile al grande pubblico, vennero commissionate o acquistate da mandatari del re.
Simbolo di questo reciproco scambio, sono tuttavia due tra i tanti capolavori in mostra. La Salomè con la testa del Battista di Caravaggio (Madrid, Palacio Real) e La tunica di Giuseppe di Diego Velázquez, dall’Escorial.
L’opera di Velázquez è il risultato del suo viaggio in Italia, tra il 1629 e il 1630, che si rivelò fondamentale per la sua pittura. La Tunica di Giuseppe risulta infatti tra i maggiori raggiungimenti della sua intera opera. Si tratta di una tela di grandi dimensioni che dimostra le influenze ricevute dall’incontro con l’arte classica e la pittura italiana moderna. Il suo trionfo come ritrattista presso la corte pontificia avvenne invece in occasione del suo secondo viaggio italiano tra il 1649-1650.
Nel 1819, per volere del re Ferdinando VII, venne creato il Museo Real – in seguito Museo del Prado – in cui furono raccolte opere provenienti per la maggior parte dalle Collezioni Reali. Nel 1865 la regina Isabella II rinunciò alla proprietà personale dei beni ereditati dai propri antenati e ne cedette la gestione allo Stato, ponendo le basi di quello che oggi è Patrimonio Nacional. E’ da questo straordinario fondo collezionistico, a tutt’oggi sottoposto alla tutela di Patrimonio Nacional, che i capolavori che saranno presentati a Roma sono stati selezionati sulla base del loro eccezionale valore artistico e storico.
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Vademecum
14 Aprile 2017 – 30 Luglio 2017
Roma, Scuderie del Quirinale
Biglietti: Intero € 12, Ridotto € 9.50, Gratuito fino ai 18 anni, Biglietto Open € 16,
Biglietto studenti università italiane € 4 (venerdì e sabato dalle ore 19 alla chiusura della biglietteria)
Info: +39 06 39967500
www.scuderiequirinale.it