ROMA – Alessandro Nicosia, curatore e organizzatore della mostra su Lucio Dalla, approdata all’Ara Pacis di Roma e aperta al pubblico dal 22 settembre al 6 gennaio 2023, spiega così alla stampa il senso del titolo scelto per l’esposizione: “Anche se il tempo passa” – dice Nicosia – perché Lucio Dalla è immortale”. Aggiunge poi che la Capitale è un’altra importante tappa di un percorso iniziato a Bologna che proseguirà nel 2023 a Napoli, Pesaro, Milano e successivamente all’estero. La conferenza è affollata, assieme a Nicosia anche Lucia Spagnuolo, curatore Ara Pacis; Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale e Andrea Faccani, Presidente della Fondazione Lucio Dalla. Presenti e inondati di flash Carlo Verdone e Renzo Arbore.
Carlo Verdone racconta del suo film “Borotalco”, omaggio a Lucio Dalla che aveva intuito essere “il musicista del decennio ottanta”. Andato a trovarlo nella sua casa a Roma in Vicolo del Buco, ricorda Verdone, timoroso di una reazione negativa, lo trovò invece disponibile, attorniato come sempre da molti amici. Il cantautore gli diede alcuni brani. La sera dell’uscita del film Lucio Dalla si recò a vederlo in incognito a Bologna: il film era sold-out e sedette per terra. “Borotalco” vinse, tra l’altro, il David di Donatello quale miglior film e Lucio Dalla gli telefonò per ringraziarlo.
Alessandro Nicosia evidenzia l’amore di Dalla per Roma, sottolineando come l’urbe gli abbia ispirato canzoni scritte tra i vicoli nelle “notti dei miracoli”. Nel quartiere di Trastevere, in Vicolo del Buco 7, dove Dalla abitò fino alla metà degli anni ‘80, campeggia una targa con una strofa de La sera dei miracoli, canzone simbolo del suo legame con la città, tanto che Dalla aveva detto: “Mi stupisco sempre più del rapporto che c’è tra me e Roma. Una città unica al mondo, un palcoscenico straordinario che unisce tutte le classi sociali, in cui non c’è contrasto, c’è voglia di stare insieme”.

Miguel Gotor chiarisce la scelta della mostra in una sede aulica come l’Ara Pacis: “Lucio Dalla è un patrimonio nazionale, resterà nella storia della musica italiana, aveva la capacità di un registro colto e raffinato e insieme quella di intercettare gli umori popolari”. Lucia Spagnuolo rende noto che per favorire la fruizione di una esposizione dedicata alla musica anche ai visitatori sordi, sono presenti in mostra tre video in cui il performer Mauro Iandolo, della cooperativa Segni di Integrazione-Lazio, interpreta in lingua italiana dei segni (LIS) tre celebri canzoni di Lucio Dalla, La sera dei miracoli, Cara, 4 marzo 1943. Mauro Iandolo ha poi inscenato davanti alla stampa una performance molto applaudita. Andrea Faccani, Presidente della Fondazione Lucio Dalla, ha aggiunto che il cantautore aveva in progetto di comporre canzoni che traducessero per i non vedenti i quadri di Kandinski. Infine Renzo Arbore non poteva non sottolineare come lui e Lucio fossero accumunati dalla passione per il clarinetto, al quale la mostra dedica una sezione.

La mostra racconta Dalla a partire dagli anni Sessanta. Protagonista di una ricerca di sonorità inedite, precursore di stili, esponente di spicco del movimento sperimentale. Una ricchezza di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, documentano il suo cammino umano e artistico. Attraverso un’ampia raccolta di oggetti, documenti, foto, copertine dei dischi, video, abiti di scena, locandine dei film a cui ha partecipato, manifesti, la ricca collezione di cappelli e berretti, scopriamo l’intimità di Lucio e la potenza della sua musica. Oltre dieci le sezioni: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla si racconta, Il clarinetto, Il museo Lucio Dalla, la sua musica, il cinema, il teatro, la televisione, Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e Roma. Il lavoro di ricerca che ha portato a questa mostra culmina nella sezione Universo Dalla che presenta numerose foto di personaggi della cultura, dei più importanti cantanti, dei tantissimi collaboratori che lo hanno accompagnato nel lavoro: un’enciclopedia di oltre 250 persone con cui ha avuto rapporti professionali e di amicizia.

Sarà previsto un calendario di visite guidate con interprete LIS, organizzate attraverso il servizio offerto dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute – Direzione Servizi alla Persona. Anche le persone con disabilità visiva avranno a disposizione ausili dedicati, ed in particolare un percorso dotato di pannelli in braille e relative audiodescrizioni, realizzato in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero. Sarà inoltre disponibile un calendario di visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati
Promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con il sostegno di Regione Lazio. L’esposizione, a cura di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, è patrocinata da RAI con la partecipazione di Archivio Luce Cinecittà. Special partner Lavoropiù. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Con la collaborazione tecnica di Universal Music Publishing Group, SIAE Società Italiana degli Autori e degli Editori, BIG|Broker Insurance Group. Catalogo Skira editore. Sponsor tecnico Città del Sole.
Vademecum
Museo dell’Ara Pacis
Spazio espositivo
Orario
Dal 22 settembre 2022 al 6 gennaio 2023
Tutti i giorni 9.30-19.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Chiuso il 25 dicembre e 1 gennaio
CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.
Biglietto d’ingresso
Intero € 13,00 “solo mostra”
Ridotto € 11,00 “solo mostra”
Speciale scuola “solo mostra” € 4,00 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni, prenotazione e preacquisto, obbligatorio, esclusivamente allo 060608)
Speciale Famiglie “solo mostra” € 22,00 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni)
La mostra non rientra nelle gratuità della prima domenica del mese.
Per maggiori dettagli consultare la pagina Biglietti e videoguide
Informazioni
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)