ANCONA – Paesaggi mozzafiato, immortalati in bianco e nero, scovati in ogni angolo del pianeta da Nord a Sud, animali immersi nel loro habitat naturale, popolazioni indigene ancora in totale armonia con il loro mondo incontaminato. Attraverso 245 straordinarie immagini, Sebastião Salgado racconta con sguardo appassionato il nostro pianeta, lanciando un monito, un grido d’allarme, ovvero la necessità di salvaguardare tanta bellezza, cambiando il nostro stile di vita, assumendo comportamenti più rispettosi e responsabili verso la natura, riconquistando una nuova e possibile armonia. Un messaggio potente e quanto mai attuale quello di Salgado.
La mostra, dal titolo “Genesi” a cura della moglie Lélia Wanick Salgado su progetto di Amazonas Images e Contrasto, è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le terre in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Oltre ai paesaggi e agli animali, un’attenzione particolare è riservata alle popolazioni indigene, con le quali Salgado ha trascorso diversi mesi: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali nel Congo settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto della Namibia e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea.
Le immagini di “Genesi” sono dunque, non solo una testimonianza, ma un vero e proprio atto di amore verso la Terra.
“Genesi è la ricerca del mondo delle origini – racconta Lélia Wanick Salgado – come ha preso forma, si è evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura. È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo. La prova che il nostro pianeta include tuttora vaste regioni remote, dove la natura regna nel silenzio della sua magnificenza immacolata; autentiche meraviglie nei Poli, nelle foreste pluviali tropicali, nella vastità delle savane e dei deserti roventi, tra montagne coperte dai ghiacciai e nelle isole solitarie. Regioni troppo fredde o aride per tutto tranne che per le forme di vita più resistenti, aree che ospitano specie animali e antiche tribù la cui sopravvivenza si fonda proprio sull’isolamento. Fotografie, quelle di Genesi, che aspirano a rivelare tale incanto; un tributo visivo a un pianeta fragile che tutti abbiamo il dovere di proteggere”.
Lélia e Sebastião hanno creato nello stato di Minas Gerais in Brasile l’Instituto Terra che ha riconvertito alla foresta equatoriale – che era a rischio di sparizione – una larga area in cui sono stati piantati decine di migliaia di nuovi alberi e in cui la vita della natura è tornata a fluire. L’Instituto Terra è una delle più efficaci realizzazioni pratiche al mondo di rinnovamento del territorio naturale ed è diventata un centro molto importante per la vita culturale della città di Aimorès.
Sul lavoro di Salgado Taschen ha pubblicato uno straordinario volume di 520 pagine, che sarà disponibile nel bookshop della mostra insieme ai libri recentemente pubblicati da Contrasto: l’autobiografia del fotografo, Dalla mia Terra alla Terra e gli altri titoli Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del caffè e Altre Americhe.
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Vademecum
Sebastião Salgado
Genesi
29 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Mole Vanvitelliana
Sala Vanvitelli
Banchina Giovanni da Chio, 28 – Ancona
Orari
Da martedì a domenica 10.00 – 19.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Lunedì chiuso
Orari festività
Martedì 25 dicembre 15.00 – 19.00
Martedì 1 gennaio 15.00 – 19.00
Info e prenotazioni
mostre@civita.it
mostrasalgadoancona.it
Prenotazione didattica mostre@museieducativi.it
3311604631