TARANTO – La piccola statua ritrovata di recente nelle acque di capo San Vito, a Taranto, raffigurante Afrodite e definita come una eccezionale scoperta archeologica, sarebbe invece di nessun interesse.
A dichiaralo è Maria Piccareta, Soprintendente archeologico per le province di Brindisi, Lecce e Taranto che spiega: “funzionari e tecnici della Soprintendenza hanno avuto la possibilità di prendere visione diretta del manufatto bronzeo ed è stata effettuata un’attenta analisi della resa stilistica e delle modalità tecniche di realizzazione del reperto scultoreo, nonché del suo stato di conservazione”. L’esemplare presentato a Taranto puntualizza la Soprintendente: “sembra una riproduzione in stile classicheggiante, levigata e leziosa nella posa, con proporzioni disarmoniche nella resa del corpo; le dita delle mani sono rigide e poco modellate, accostate l’una all’altra. Non si registra minimamente la presenza di incrostazioni marine, di macchie e di ossidazioni del metallo compatibili con una presunta plurimillenaria giacitura sui fondali”.
La Soprintendenza era stata informata del rinvenimento dal sindaco, Ippazio Stefano, che aveva convocato il 26 gennaio scorso una conferenza stampa per presentare la scoperta.