ROMA – Arriva nelle sale italiane il 25, 26, 27 novembre 2019, il il docu-film “Frida. Viva la vida”, per la regia di Giovanni Troilo.
Presentato in anteprima al 37° Torino Film Festival – Sezione Festa Mobile, il film mette in luce le due anime di Frida Kahlo (1907-1954): da una parte l’icona, simbolo del femminismo contemporaneo, dall’altra l’artista libera nonostante le costrizioni di un corpo martoriato. Colpita dalla poliomielite a sei anni e vittima di un incidente stradale che la lascerà invalida a diciotto, Frida convisse sempre con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte. Ciononostante, grazie alla sua pittura ma anche ai suoi scritti, al suo modo di vestire, al suo stile inconfondibile, nel corso degli anni la Kahlo è diventata un modello di riferimento capace di influenzare artisti, musicisti, stilisti.
Il dolore, parte essenziale del lsuo avoro, tuttavia non fu il solo motivo della sua affermazione tanto estesa e unanime. Nelle opere di Frida c’è infatti anche un legame perenne con la forza interiore e l’amore, con l’energia vitale della sua terra e dei suoi colori.
Il docufilm, attraverso lettere, diari e confessioni private, permetterà di scoprire come l’opera della pittrice affondi le sue radici nella pittura tradizionale dell’800, nei retablos messicani, oltre che nell’arte e nell’impegno di uomini del suo tempo, dal compagno di una vita, Diego Rivera, a Trotsky.
A condurre lo spettatore alla scoperta di Frida sarà l’attrice e regista Asia Argento. Ci saranno poi le testimonianze e gli interventi di esperti e artisti: Hilda Trujillo, che dal 2002 dirige il Museo Frida Kahlo, uno dei tre musei più visitati di Città del Messico che sorge nella Casa Azul che fu dimora della pittrice, e il Museo Anahuacalli; la fotografa messicana Graciela Iturbide; il muratore e operaio Alfredo Vilchis, divenuto artista quasi per caso dipingendo miniature; la fotografa Cristina Kahlo, pronipote di Frida; l’insegnate d’arte del Wellesley College e curatore aggiunto di arte latinoamericana al Davis Museum James Oles; Carlos Phillips, amministratore delegato del Museo Frida Kahlo, dell’Anahuacalli di Diego Rivera e del Museo Dolores Olmedo; la ballerina Laura Vargas.
La colonna sonora del docu-film(Nexo Digital/Sony Masterworks) è firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, che ha scritto la canzone “Yo te cielo (cancion para Frida)”, il cui titolo proviene da una celebre lettera di Frida, ed è cantata da Yasemin Sannino e arricchita dalla tromba del grande Flavio Boltro.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital e per la stagione 2019 è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.
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