VENEZIA – Nei giorni scorsi è stato scoperto a Venezia un murale subito ribattezzato “Naufrago bambino”. L’opera è apparsa su un muro di una casa nei pressi del canale di Ca’ Foscari, vicino all’omonima Università, nel sestiere di Dorsoduro. Autore della scoperta il fotografo Lapo Simeoni.
Lo stencil, realizzato probabilmente da un barca, in concomitanza con i giorni di apertura della Biennale di Venezia, potrebbe essere riconducibile a Banksy, per stile e soggetto, ma tutto è da verificare, visto che lo street artist di Bristol non ne ha rivendicato la paternità, come in genere è solito fare sul suo profilo Instagram.
Il graffito raffigura un bambino, realizzato in nero e grigio, che indossa un giubbotto salvagente, tenendo fra le mani una torcia dalla quale esce una nuvola di fumo rosa fluorescente, una sorta di razzo segnaletico per essere visto, o come scrive lo stesso fotografo su Artribune “per indicare la strada agli adulti”.
Nel caso si trattasse realmente di un’opera di Banksy, sarebbe la terza realizzata in Italia dopo la Madonna con la pistole e la Santa Teresa del Bernini, entrambe a Napoli.