MILANO – “The future is an invisible playground” è la scritta luminosa che si staglia sulla grande facciata di ingresso dell’ex Ansaldo di Milano. Con quest’opera site specific dell’artista scozzese Robert Montgomery prende avvio “In-Between” la nuova programmazione artistica pluriennale di BASE Milano.
Robert Montgomery, artista, scultore e poeta noto per le sue installazioni site specific fatte di luci, testi, fuoco e per aver portato la voce poetica nella text art, ha quindi dato vita a un’installazione che “poeticamente” parla di futuro e di sfida, e rappresenta allo stesso tempo la connessione tra un dentro e un fuori, tra una città e un ecosistema, quello di BASE, che dalla soglia dialoga con la piazza e guarda al mondo, a quanto stiamo vivendo in questo momento.
“BASE e i suoi usi fuoriescono dai propri limiti e occupano lo spazio pubblico. – sottolinea Linda Di Pietro, curatrice e direttrice del programma, BASE Milano – Proponiamo uno slittamento di senso e di attenzione dallo spazio alla cornice, dalla casa alla soglia, che fa esplodere una domanda sull’arte come eccezionalità che ammette ciò che non sarebbe ammissibile altrimenti, e produce sempre, per contraccolpo, qualcosa nella dimensione pubblica. La soglia di BASE diventa porosa. Una porosità che è abitata; una porosità non ha la chiarezza sottile di un limite di demarcazione, ma è uno spazio espanso e che crea una zona TRA in grado di neutralizzare la divisione tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, e intercetta una domanda posta spesso in questi ultimi anni sul ruolo dell’arte nella società: l’arte al di fuori del proprio spazio e nel suo rapporto con il reale”.
“Con l’emergenza Covid – spiega Robert Montgomery – ci troviamo in un momento in cui il nostro presente appare molto difficile, e anche in un certo senso stranamente congelato. Per questo ho voluto creare per BASE un’opera che parla del futuro e rappresenta il mondo che ritorna in vita. Non sappiamo quel che ci riserverà il futuro, ma sarà nostro, e potrà essere positivo se lavoriamo insieme affinché lo sia. Questa è una ‘light poem’ dedicata all’inverno e al solstizio per segnare la transizione dal 2020 al 2021. Con questo passaggio dall’oscurità verso la luce, spero che riusciremo a risollevarci dopo tutte le sfide del 2020, e a cogliere nel 2021 la possibilità di cambiare il mondo in meglio, di mettere al primo posto l’ecologia e l’uguaglianza, e di costruire un nuovo mondo, fondato sulla gentilezza.”
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