ROMA – Il ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha oggi illustrato al Mibact l’uso del miliardo di euro stanziato dal Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, per interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e di potenziamento del turismo culturale. Il piano approvato dal Cipe risponde infatti a una visione strategica che prevede un ruolo centrale del patrimonio culturale per uno sviluppo sostenibile. Come specifica infatti una nota del Mibact “il Piano mira al rilancio della competitività territoriale del Paese attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, l’integrazione tra turismo e cultura e il potenziamento dell’offerta turistico-culturale”.
I progetti attivati grazie al miliardo di euro stanziato dal Piano Strategico Turismo e Cultura, approvato dal Cipe, “partiranno subito” – ha specificato Franceschini. Non si tratta di “annunci ma di risorse già deliberate. I tempi saranno quelli richiesti da questi grandi interventi”. “È il più grande intervento sul patrimonio culturale della storia repubblicana – ha detto il ministro – 33 interventi, da Nord a Sud del Paese che avranno un forte impatto sull’economia, riattivando risorse di eccellenza e portando lavoro ai tanti specialisti e tecnici dei beni culturali che, spesso riuniti in piccole e medie imprese, costituiscono parte importante del tessuto economico del territorio”.
“Completiamo i grandi progetti che erano nei cassetti da anni, dagli Uffizi a Brera, passando per Capodimonte. Andiamo avanti su Pompei, sui siti archeologici, apriamo dei settori nuovi, come i grandi cammini, la Francigena, l’Appia, il Cammino di San Francesco”, ha continuato Franceschini, sottolinenando che gli interventi consisteranno anche nella riqualificazione delle periferie urbane delle città, a cominciare da Roma.
Il ministro ha inoltre puntualizzato come l’investimento in cultura, oltre che rispettare un dovere costituzionale di tutela del patrimonio, può rappresentare un grande contributo di crescita economica per tutto il Paese, creando anche possibilità di “un’occupazione intelligente che guarda al futuro”. Franceschini ha inoltre assicurato che ogni intervento sarà reso trasparente, anche in relazione ai tempi di realizzazione, citando come esempio il Grande Progetto Pompei. “Verrà assicurata la trasparenza” come per i restauri degli scavi campani finanziati dall’Ue – ha detto il ministro. “È innegabilmente un punto di svolta per il settore”, ha poi rimarcato, “una svolta di qualità enorme che dimostra che il governo Renzi crede negli investimenti sul patrimonio della cultura, ritenendoli un dovere ma anche una opportunità per la crescita del paese”.
Nel dettaglio ecco cosa prevede il Piano.
30 milioni di euro per il centro storico dell’Aquila con il completamento del restauro delle mura cittadine, del Duomo e della chiesa si S. Maria a Paganica; 20 milioni per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli con opere strutturali per il miglioramento degli spazi espositivi e dell’accesso; 30 milioni per il Museo di Capodimonte con il restauro della cinta muraria, il nuovo allestimento delle sale e il miglioramento dei collegamenti con la città; 40 milioni per la Reggia di Caserta con il completamento delle opere di restauro del monumento e del parco; 20 milioni per il restauro e il riallestimento del Museo di Paestum e la ristrutturazione dell’ex stabilimento Cirio; 10 milioni per gli scavi di Ercolano per il restauro delle strutture e le superfici decorate della Casa dell’Atrio a Mosaico, dell’Apollo Citaredo, del Colonnato Tuscanico, del Graticcio, del Mobilio Carbonizzato, del Sacello di Legno e del Bicentenario; 40 milioni di euro per l’area archeologica di Pompei; 25 milioni per il completamento del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah a Ferrara; 2 milioni per il cofinanziamento al restauro del portico del Santuario di San Luca a Bologna; 8 milioni per il restauro della basilica di Santa Maria dei Servi e del complesso monastico del Corpus Domini a Bologna; 50 milioni per il restauro e la valorizzazione del Porto Vecchio di Trieste, destinato a divenire un grande attrattore culturale transfrontaliero; 40 milioni per la riconversione dell’ex complesso militare Cerimant a Tor Sapienza in centro culturale; 9 milioni per il completamento del restauro delle facciate e del giardino di Palazzo Barberini; 15 milioni per l’adeguamento strutturale e l’allestimento dell’ala Cosenza della Galleria Nazionale d’Arte Moderna; 70 milioni per il restauro e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano; 6 milioni per il restauro e il riallestimento del Museo del Palazzo Reale di Genova; 40 milioni per il progetto Grande Brera con l’ampliamento della Pinacoteca e l’adeguamento della caserma Mascheroni Magenta e Caracciolo per i nuovi spazi dell’Accademia di Belle Arti; 12 milioni di euro per il restauro complessivo del Palazzo Ducale di Mantova; 25 milioni per il recupero e la valorizzazione della Cittadella di Alessandria; 15 milioni per il restauro delle Cavallerizze e dei Giardini Reali di Torino con il restauro dei bastioni cinquecenteschi e del verde e la realizzazione di nuovi percorsi; 5 milioni per il progetto di adeguamento funzionale della Cittadella della Cultura a Bari; 20 milioni per il recupero del patrimonio culturale delle isole Tremiti; 40 milioni per il completamento dei Nuovi Uffizi e la realizzazione del percorso che unisce il museo a Palazzo Vecchio tramite il Corridoio Vasariano; 60 milioni per il completamento del Nuovo Auditorium di Firenze; 5 milioni per l’ampliamento della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia con l’esposizione delle collezioni dell’Ottocento e del Novecento nella Villa del Cardinale; 8 milioni per il restauro e l’adeguamento della nuova sede del Museo Orientale di Venezia; 25 milioni per il parco archeologico dei Campi Flegrei a Bacoli, Giugliano, Pozzuoli-Rione Terra; 15 milioni per il recupero e la valorizzazione a fini turistico-culturali del patrimonio edilizio dell’isola della Maddalena realizzato nell’ex Arsenale; 15 milioni per interventi per il recupero e la valorizzazione turistico-culturale del waterfront di Genova; 20 milioni per i cammini religiosi di San Francesco e Santa Scolastica con interventi strutturali e infrastrutturali nei tracciati dei percorsi francescani in Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche; 20 milioni per Appia Regina Viarum con la valorizzazione dell’antico tracciato romano fino a Brindisi; 20 milioni per la via Francigena; 70 milioni per il Ducato Estense con il recupero dei beni culturali ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma; 170 milioni per il completamento di rilevanti interventi di interesse nazionale del patrimonio culturale.