BERLINO – Un misterioso attacco ai Musei di Berlino si è consumato lo scorso 3 ottobre, anche se la notizia è stata resa nota soltanto dopo 17 giorni. Sono almeno 70 i reperti, tra sarcofagi, sculture in pietra e dipinti, custoditi nei siti dell’Isola dei Musei della capitale tedesca, patrimonio mondiale dell’Unesco, ad essere stati visibilmente danneggiati con un liquido oleoso. I musei coinvolti sono il Pergamon, il Neues Museum, l’Alte Nationalgalerie e altri ancora.
L’ipotesi della Bbc è che l’attacco possa essere stato effettuato da alcuni sostenitori di un teorico cospirazionista di estrema destra. Sembrerebbe infatti che un tale Attila Hindmann avrebbe diffuso alcune teorie di complotto relative alla pandemia di Covid-19. Avrebbe inoltre affermato che uno dei musei dell’Isola, il Pergamon, custodirebbe il “Trono di Satana”, reperto cui fa riferimento San Giovanni nell’Apocalisse quando si rivolge alla chiesa di Pergamo. In realtà si tratta di un Altare dedicato a Zeus e Atena, eretto dal re Eumene II nel II secolo a.C. per celebrare la vittoria di Attalo sui galati. Dopo una accurata campagna di scavi in Asia Minore, nell’attuale Turchia, nel 1878 l’Altare venne smontato e trasportato a Berlino per essere poi rimontato al Pergamon Museum.
Non è ad oggi ben chiaro il motivo per cui la notizia non sia stata diffusa nell’immediato, visto che l’aggressione è stata di fatto confermata dalla polizia contattata dalla rivista “Die Zeit” e dalla radio “Deutschlandfunk”.
“Si tratta di uno degli attacchi più clamorosi ad opere d’arte e antichità della storia del dopoguerra tedesco”, scrive “die Zeit”. Sembrerebbe al momento che la segretezza sia legata a “ragioni strategiche”. Nel frattempo sono stati rintracciati dagli inquirenti tutti i visitatori dei musei registrati quel giorno, affinchè possano dare un contributo alle indagini.