FERRARA – Giovanni Boldini, raffinato pittore della modernità, e il suo rapporto con la moda sono al centro di un’esposizione, a cura di Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill, ospitata, a partire da Febbraio, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Cecil Beaton, tra i primi e più celebri fotografi di moda del Novecento, parlando del talento del pittore ferrarese nel ritrarre la voluttuosa eleganza delle élite cosmopolite della Belle Époque, si esprimeva con in questi termini: “Boldini sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori.” Boldini è infatti il pittore che ha dato vita a una particolare formula ritrattistica, chic e “alla moda”, con la quale ha immortalato i protagonisti di un’epoca mitica, da Robert de Montesquiou a Cléo de Mérode, da Lina Cavalieri alla marchesa Casati.
La moda ha rivestito dunque un ruolo essenziale nella sua opera, divenendo ben presto attributo essenziale e distintivo della sua ritrattistica.
La pennellata nervosa e dinamica di Boldini ben enfatizza tanto le silhouette dei modelli ritratti quanto le linee dei loro abiti. Con la complicità delle creazioni dei grandi couturier come Worth, Doucet, Poiret e le Sorelle Callot, Boldini afferma una personale declinazione del ritratto di società che diviene un vero e proprio canone, anticipando formule e linguaggi del cinema e della fotografia glamour del Novecento.
La mostra ferrarese, suddivisa in sezioni tematiche rappresentate anche da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio, si sviluppa attraverso un percosso avvincente e affascinante tra dipinti, meravigliosi abiti d’epoca e preziosi oggetti, immergendo il visitatore nell’atmosfera raffinata ed elegante della metropoli francese.