NEW YORK – Sbarca al Moma di New York una versione della mostra tematica Broken Nature, prodotta da Triennale Milano, che apriva la XXII Esposizione Internazionale (1° marzo – 1° settembre 2019). Visitabile fino al 15 agosto 2021, l’esposizione presenta 45 opere e progetti tra gli oltre 100 presentati originariamente a Milano nel 2019.
La mostra, curata da Paola Antonelli, Senior Curator del Dipartimento di Architettura e Design e Direttore Ricerca e sviluppo del Moma, e da Anna Burckhardt, Assistente alla curatela del Dipartimento di Architettura e Design, esamina il concetto di “design ricostituente” attraverso una selezione di progetti, tra cui quelli di Mustafa Ali Faruki, Aki Inomata, Alex Goad, Julia Lohmann, Christien Meindertsma, Studio Swine e Kelly Jazvac. I lavori esposti al MoMA affrontano alcuni dei temi trattati nella mostra in Triennale e mettono in evidenza le relazioni che esistono tra designer, ingegneri, artisti e scienziati e i modi in cui queste comunità lavorano sinergicamente.
“Broken Nature, XXII Esposizione Internazionale di Triennale Milano, – spiega Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano – ha rappresentato un importante momento di riflessione su un tema cruciale: il rapporto tra uomo e ambiente e le possibili soluzioni che il mondo del progetto può offrire per rinsaldare tale rapporto oggi, purtroppo, compromesso. Dopo questa esperienza, Triennale ha confermato – attraverso le sue mostre e attività e nella definizione del tema della prossima Esposizione Internazionale del 2022 – il suo impegno nell’affrontare le grandi urgenze del contemporaneo. Siamo quindi felici che, grazie alla collaborazione e al dialogo con una importante istituzione a noi vicina come il MoMA, la riflessione teorica e il dibattito possano essere ulteriormente alimentati e rafforzati in continuità con quanto fatto fino a ora”.