CANNES – Claude Barras, classe 1973, è un regista svizzero specializzato nell’animazione. Ha studiato illustrazione e computer grafica a Lione, si è laureato in antropologia e immagine digitale, perfezionandosi alla Scuola Cantonale d’Arte di Losanna. Vive e lavora a Ginevra come illustratore freelance.
Dopo aver realizzato numerosi cortometraggi d’animazione ha raggiunto la fama internazionale nel 2016 con “La mia vita da zucchina”, il suo primo lungometraggio, coronato da due César e una nomination all’Oscar. Cannes ha spesso onorato i suoi lavori e l’edizione 2024 ha presentato, in proiezione speciale, “Sauvages” un lungometraggio in stop motion, che segue il primo a distanza di otto anni.
Claude Barras: l’impegno ambientalista
“Sauvages” è ambientato all’Isola del Borneo, nel sud-est asiatico. Kéria, una bambina di 11 anni vive ai margini di un’immensa foresta tropicale e un giorno trova e adotta un cucciolo di orango, rimasto solo perché sua madre è stata uccisa dagli addetti alla deforestazione. Nel frattempo la sua giovane cugina Selaï viene a rifugiarsi a casa di Kéria per sfuggire al grave conflitto sorto tra la sua famiglia e le compagnie di legname. Da quel momento bambini e animali combatteranno per fermare la distruzione della foresta…
Un film ambientalista, la cui ispirazione – ha dichiarato Claude Barras – è nata anche dall’influenza dell’attivista svizzero Bruno Manser, che fu molto impegnato nella difesa della foresta del Borneo prima di scomparire in modo sospetto. “Sauvages” è stato doppiato da Babette de Coster, Martin Verset, Laëtitia Dosch e Benoît Poelvoorde
Opera deliziosa per la bellezza delle immagini e per il contenuto pedagogico. Lo stile di Barras è plastico, morbido, potremmo dire pittorico, le figure più che disegni, ricordano pennellate ad olio, i colori sono caldi, i personaggi di una espressività che suscita tenerezza.
- UN FILM D’ANIMATION DE Claude Barras
- ScénarioClaude Barras Catherine Paillé
- Festival de Cannes 2024 – Sélection officielle – Séance spéciale