CATANIA – Doveva chiudere il 3 novembre 2019 la mostra “Il kouros ritrovato”, nelle sale del Museo Civico di Castello Ursino, a Catania, viene invece prorogata al 1 dicembre.
Questa di Catania è la seconda tappa dell’esposizione, ospitata precedentemente a Palermo.
In mostra la “Testa apollinea” rinvenuta nel Settecento da Ignazio Paternò Castello principe di Biscari e conservata oggi nel Museo di Castello Ursino, ricongiunta con il torso di efebo acefalo acquisito nel 1904 da Paolo Orsi e conservato nel Museo Archeologico Regionale di Siracusa che porta il suo nome.
Questa seconda tappa espositiva, appositamente ideata da Civita Sicilia per la sede di Castello Ursino, ha previsto un arricchimento e una rilettura del kouros attraverso un allestimento dalle forti suggestioni e soluzioni illuminotecniche originali.
Il progetto di valorizzazione del Kouros, curato da Sebastiano Tusa prima della sua scomparsa, ha mirato a restituirne l’integrità, risolvendo la querelle che da anni impegna la comunità scientifica in supposizioni e ipotesi sull’effettiva pertinenza dei due reperti a unica statua di età arcaica. L’opera, seguendo il filo della ricerca di Tusa che considerava il ricongiungimento un vero e proprio nuovo ritrovamento archeologico, continuerà a essere concepita come una realtà unitaria, non più come due distinti reperti conservati in musei diversi.
Dopo l’esposizione di Catania il kouros ritrovato sarà successivamente trasferito al Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa, dove un convegno internazionale concluderà l’evento.
Vademecum
Il kouros ritrovato
Catania, 8 giugno – 3 novembre 2019 PROROGATA AL 1° dicembre 2019
Museo Civico di Castello Ursino
Piazza Federico II di Svevia