MILANO – Con l’evento Vittorialmente, il Vittoriale degli Italiani si prepara a festeggiare i suoi cento anni.
Un Vittoriale rinnovato quello che accoglierà il pubblico domenica 20 giugno 2021. Il Presidente Giordano Bruno Guerri ha, infatti, mantenuto la promessa di portare a compimento il progetto Riconquista, che prevedeva il restauro e la riapertura di tutti gli spazi del complesso nell’anno del centenario.
Tra i progetti conclusi in oltre un decennio di lavori: il restauro e la riapertura delle Vallette, del Laghetto delle Danze, del Canile, dell’Arengo, la creazione dei musei d’Annunzio segreto, d’Annunzio ritrovato, d’Annunzio eroe e L’Automobile è femmina. E ancora altri recuperi sono stati quelli del Laghetto del Mas, del Giardino delle Vittorie, del Portale, del viale di ingresso, oltre agli interventi di recupero delle stoffe della Prioria. Tappa fondamentale di questo percorso è stata rappresentata dal completamento dell’Anfiteatro, il Parlaggio, inaugurato nella sua nuova veste in marmo rosso di Verona, grazie a un contributo di Regione Lombardia, nel luglio 2020.
“Restauri, opere d’arte, riaperture di spazi sono l’aspetto più visibile del lavoro svolto dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani in questi ultimi anni. – Afferma Giordano Bruno Guerri – Ma c’è stata anche un’attività meno vistosa e forse più importante: l’acquisizione di una enorme mole di documenti, editi e inediti, un aumento degli studi parallelo a quello dei visitatori, e soprattutto il cambiamento di una vulgata su Gabriele d’Annunzio accumulata in oltre un secolo di pregiudizi – che sviliva la complessità di un innovatore geniale – e che si sta progressivamente sgretolando. Continueremo a lavorare in queste due direzioni”.
Verranno inaugurate anche due importanti esposizioni. Cento e cento e cento e cento anni del Vittoriale è una mostra tributo, a cura di Giordano Bruno Guerri, che permetterà di comprendere come d’Annunzio abbia concepito e realizzato la cittadella, grazie al contributo dei tanti artisti che ne decorarono le stanze, ma soprattutto grazie a Giancarlo Maroni. D’Annunzio e Maroni creano gli interni, costruiscono nuovi edifici – tra cui la grandiosa ala di Schifamondo che avrebbe dovuto ospitare la nuova dimora del poeta e le torri degli Archivi con i loggiati a lago – incastonano la Nave Puglia nella collina con la prua che guarda verso il lago come solcasse ancora le acque dell’Adriatico, progettano il mausoleo per la sepoltura del poeta accanto ai suoi compagni eroici, il teatro all’aperto, l’hangar per il MAS (questi ultimi grandi cantieri terminati solo dopo la morte del poeta), trasformano, arredano e modellano il parco con i suoi rii, la limonaia, il giardino a terrazze, il Laghetto delle Danze, l’Arengo e i moltissimi angoli che fanno del Vittoriale un luogo di grande fascino e attrazione, con una strepitosa vista sul Garda.
A testimonianza dell’enorme lavoro preparatorio e di gestione della Fabbrica del Vittoriale, saranno esposti: la prima lettera del Vate a Maroni, il disegno di Schifamondo con la data e la firma del poeta e uno dei modellini di legno dell’architetto, completamente restaurato per l’occasione.
La mostra continua percorrendo i grandi temi di d’Annunzio attraverso degli “oggetti simbolo”: dalla musica allo sport, dall’amore per i cani al genio del Vate al servizio dei grandi marchi italiani, passando per le donne del Vittoriale.
La seconda mostra in programma intende evidenziare il legame che unì Gabriele d’Annunzio a Dante, e il loro rispettivo contributo apportato alla lingua italiana. #DantePOP è il titolo dell’esposizione di Sandra Rigali, che racconta il Poeta e la sua visione del mondo, evidenziando il forte legame tra l’opera dantesca e la società attuale.
Tra gli ospiti di domenica 20 giugno ci saranno Lucrezia Hardouin di Gallese e Federico d’Annunzio, discendenti del Vate, Lorenzo Sospiri, Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, e il regista Gianluca Jodice, che mostrerà alcuni frammenti e parlerà del film Il cattivo poeta, omaggio agli ultimi anni di vita di d’Annunzio.
Verrà anche inaugurata un’opera della serie Seme di Emilio Isgrò, che il grande artista ha voluto chiamare Aligi, in omaggio a un protagonista delle tragedie di d’Annunzio: arricchirà il museo a cielo aperto che negli ultimi anni è diventato il giardino del Vittoriale, nel prato di fronte al MAS. Infine, torna il festival estivo Tener-a-mente, con una programmazione ricchissima dopo l’anno di pausa obbligata, e la presentazione della nuovissima bottega online GardaMusei.