ROMA – Il prossimo 15 gennaio 2021 decadrà il Dpcm del 3 dicembre 2020, che confermava ed estendeva una serie di restrizioni già in vigore dal Dpcm del 3 novembre 2020 (chiusure di musei e luoghi di cultura, ad eccezione delle gallerie d’arte, equiparate a negozi).
In vista della revisione delle restrizioni attualmente in vigore, secondo quanto riportato qualche giorno fa sul Corriere della Sera, potrebbe essere istituita una cosiddetta ”zona bianca” o “verde” “per dare una nuova speranza ai cittadini”, come sottolineato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Una proposta questa che avrebbe convinto anche Conte e l’esecutivo attualmente al lavoro sul nuovo Dpcm.
Il 15 gennaio potrebbe segnare quindi un punto di svolta se la proposta si concretizzerà sempre in considerazione, ovviamente, della situazione epidemiologica.
In questa zona bianca rientrerebbero quelle regioni più “virtuose”, cioè meno a rischio e quindi con gli indici Rt di trasmissione dei contagi sotto una certa soglia. In queste aree sarebbe consentita la riapertura di musei, luoghi di cultura, teatri, cinema, sale da concerto, oltre che di piscine e palestre.
La zona bianca, ha tuttavia precisato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, “deve essere la prospettiva. La certezza è che per ora le zone non cambiano: resta il giallo, l’arancione e il rosso. Ne parleremo con il prossimo Dpcm del 15 gennaio”.