MODENA – L’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena si trasforma in un grande polo culturale e diventa AGO Modena Fabbriche Culturali, salvaguardando la sua storia e monumentalità, grazie a un progetto architettonico firmato da CRA-Carlo Ratti Associati insieme all’architetto Italo Rota.
Molteplici saranno le funzioni di AGO: dal mettere in campo progetti di digitalizzazione e applicazione dell’intelligenza artificiale al campo culturale, a progetti e sperimentazioni su apprendimento, education e formazione, fino alle mostre dedicate alle arti visive, anche nel contesto delle media arts.
22mila saranno riqualificati con un nuovo approccio sperimentale
L’ospedale Sant’Agostino nacque come Grande Spedale degli Infermi nella seconda metà del 700 per volere del Duca Francesco III d’Este. Oggi l’ex Ospedale è pronto a svelare il suo nuovo volto come uno dei più grandi poli culturali in Italia e spazio di dialogo tra sapere scientifico e sapere umanistico, situato nel centro di Modena.
La realizzazione di AGO comporterà un rilevante investimento finanziario e un inedito approccio al restauro dei beni culturali. Partner del progetto sono Fondazione di Modena, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia.
L’intervento di CRA e Italo Rota punta a riattivare un sito storico molto articolato, seguendo le orme del progetto di recupero dell’architetto Gae Aulenti.
Centro del percorso di visita, che si estende su un’area di oltre 22mila metri quadrati, è una nuova piazza a triangolo, racchiusa tra gli edifici storici dell’ex complesso dell’ospedale di Sant’Agostino, la quale presenta una spettacolare copertura cinetica realizzata in collaborazione con l’ingegnere e artista americano Chuck Hoberman, maggiore esperto mondiale di strutture dinamiche, già al lavoro per la NASA. Hoberman e CRA hanno disegnato una leggerissima struttura pieghevole e trasparente: un origami capace di aprirsi e chiudersi in maniera armonica, trasformando in piazza e area di ritrovo un luogo a lungo dimenticato.
“I luoghi della cultura devono essere pensati come dinamici, vale a dire capaci di incorporare modifiche di uso, sul breve e sul lungo termine. – Spiegano dallo studio di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati – Ripercorrere il passato del complesso S. Agostino significa incontrare una panoplia di storie, personaggi e funzioni: si tratta di una diversità a volte contraddittoria, ma nella cui molteplicità risiede la memoria urbana. Poiché AGO ha avuto tanti passati, crediamo dovrà avere oggi una molteplicità di futuri. Il nostro dovere da progettisti nell’intraprendere un’operazione di restauro diventa allora non tanto quello di “congelare” l’edificio, bensì quello di predisporre una piattaforma capace di accogliere trasformazioni nel corso del tempo”.
Il progetto, poi, dà vita a una serie di stanze flessibili e riconfigurabili, capaci di ospitare le differenti funzioni di AGO. Dopo il grande foyer comune a doppia altezza, il cammino si snoda attraverso i corridori delle “tenaglie”, restaurati per ripristinarne la monumentalità originaria, attraverso la reinterpretazione dell’antico sistema di volte a botte e a crociera. Entrando nel cuore dell’isolato, attraverso la corte del Museo Anatomico si arriva poi alla Corte del Camino e al sistema di edifici non monumentali, ulteriore porzione del complesso restituita alla città. Da qui, grazie a un’altra installazione cinetica, si arriva alla nuova terrazza: un “giardino” sospeso sopra i tetti di AGO. Da questo spazio pubblico, dove si incontrano naturale e artificiale, la vista si allarga sulle cupole e i campanili del centro storico di Modena.
Dal 16 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, la facciata esterna di AGO si illuminerà con un’opera video curata dal collettivo auroraMeccanica, dal titolo “Corpus”. L’opera prende ispirazione dal futuro di AGO e da tre delle diverse realtà che qui troveranno casa: i Musei Anatomici, il Museo della Figurina e la Piattaforma Lodovico. Sempre dal 16 dicembre, inoltre, la Farmacia storica apre le porte ai visitatori con un nuovo allestimento che racconta l’attuale cantiere e il progetto di restauro e urbanistico del complesso dell’ex Ospedale di Sant’Agostino.
Lo spettacolo sarà visibile in Piazza Sant’Agostino sulla facciata dell’ex ospedale, ogni sera dal 16 dicembre all’8 gennaio, dalle ore 17.30 alle 23.00 con repliche ogni 30 minuti.
Giorni e orari di apertura della Farmacia storica
Dal 16 dicembre all’8 gennaio: Feriali – dalle 16:00 alle 19:00
Sabato e domenica – dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Festivi (24,25,31 dicembre e 1 gennaio) – dalle 16:00 alle 19:00
Dall’8 gennaio in poi: Sabato e domenica – dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00