ROMA – Prende il via dal 9 aprile 2021 un ciclo di conferenze internazionali dedicate alla lotta al traffico illecito delle opere d’arte, agli effetti dei cambiamenti climatici sul patrimonio culturale, alle industrie creative e alla rivoluzione digitale, all’interazione fra cultura, alla formazione ed educazione, che sono i temi centrali del prossimo G20 Cultura, in programma a fine luglio.
Le tematiche culturali sono una peculiarità della Presidenza italiana che le ha volute inserire tra i pilastri fondamentali su cui costruire una solida ripartenza. La scelta di prevedere una riunione ministeriale dedicata conferma inoltre la linea avviata nel 2017 quando, a Firenze, si è tenuto il primo G7 Cultura la cui dichiarazione finale ribadiva l’impegno degli Stati a prevedere all’interno dei grandi summit internazionali riunioni dei Ministri della Cultura e delle organizzazioni internazionali.
I webinar inizieranno il 9 aprile con il primo incontro “Protection of cultural heritage and illicit trafficking. The Future will give Us back our Past’’, che affronterà le politiche per la salvaguardia e la protezione del patrimonio culturale nelle zone belliche e a seguito di calamità naturali, con un focus sul contrasto al traffico illecito dei beni culturali.
Il 12 aprile sarà la volta dei temi ambientali, con il webinar “Addressing the Climate crisis through Culture – Preserving Cultural Heritage, Supporting the Green Transition’’, che analizzerà gli impatti del cambiamento climatico sul patrimonio culturale e le misure da intraprendere per la sua protezione e conservazione.
Infine, il 13 aprile, il webinar “Building Capacity through Training and Education – Human Capital, the Driver of Culture-led Regeneration” si concentrerà sulla necessità di promuovere azioni di educazione e formazione dirette alle comunità e alle giovani generazioni per migliorare la consapevolezza sui valori del patrimonio culturale e della cultura.
Su www.beniculturali.it/g20webinar sono disponibili gli orari, le informazioni e i nomi dei relatori che parteciperanno ai webinar che potranno essere seguiti anche sul canale YouTube del Ministero della cultura.