Esce nelle sale il 25 maggio 2023 il film diretto da Mary Harron “Dalìland”, regista e sceneggiatrice canadese nota soprattutto per aver diretto “American psyco”, biografia dell’ultimo periodo di vita del pittore spagnolo Salvador Dalì, nato a Figueres nel 1904 e ivi deceduto nel 1989.
Dalìland: la storia
La storia inizia nel 1973, quando il sessantanovenne Salvador Dalì soggiornava, come sempre a New York, al Ritz, un albergo che costava uno sproposito, insieme alla moglie Gala e con lei preparava la prossima personale.
James, stagista in una galleria, casualmente ebbe modo di incontrarlo e venne scelto da Dalì – che per il suo tipo di bellezza lo soprannominò San Sebastian – come assistente personale. La moglie Gala, pur in età matura, tentò subito con il ragazzo dei poco eleganti approcci sessuali.

Dalì sapeva dei suoi tradimenti e ne soffriva, ma era succube e non si ribellò mai. Aveva nei confronti della donna la dipendenza di un bambino con la madre e, quando lei non c’era, soffriva di violente crisi d’ansia.
Il Dalì che il giovane James conobbe era un uomo in fase calante, che conduceva una vita logorante dal punto di vista economico e fisico. Per di più spronato da una moglie attaccata parossisticamente al denaro.

Party a base di alcolici e droga, dove è protagonista un artista che dietro gli eccessi tradisce l’avanzare del parkinson, la paura della morte e le sue nevrosi, danno un ritratto che alla genialità del pittore include i limiti umani.
Costretto a produrre per finanziare il suo spropositato stile di vita, con una pletora di vassalli che cercavano di spremergli denaro anche in maniera truffaldina, moglie compresa, Salvador Dalì è un’anima sul viale del tramonto.
Il rapporto con la sessualità
I quadri del pittore non sono centrali nel film, si intuiscono solo in fieri, conta di più il rapporto con i modelli e le modelle, il dietro le quinte della costruzione delle sue opere.
Centrale è il rapporto con la sessualità che, pur così pullulante nella sua arte, nella vita viene raccontata come misteriosa e praticata poco, forse proprio per questo soddisfatta per vie traverse.
Un film da vedere
Ben Kingsley, che nel film è Dalì, a dir poco è straordinario. Con lui i comprimari da Barbara Sukova la moglie, a Christopher Briney l’assistente, a tutti gli altri personaggi del cast.
Credibili le atmosfere create da Mary Harron, che con classe ha saputo dar vita al ritratto di un genio, con affetto ma senza complessi di subalternità. Un film da vedere.
Vademecum
Data di uscita: 25 maggio 2023
Genere: Biografico, Drammatico
Anno: 2022
Regia: Mary Harron
Attori: Ben Kingsley, Barbara Sukowa, Ezra Miller, Christopher Briney, Rupert Graves, Andreja Pejic, Alexander Beyer, Mark McKenna
Paese: USA
Durata: 104 min
Distribuzione: Plaion Pictures
Sceneggiatura: John Walsh
Fotografia: Marcel Zyskind
Montaggio: Alex Mackie
Musiche: Edmund Butt
Produzione: Zephyr Films, Pressman Film, Room 9 Entertainment, Neon Productions, Popcorn Group, Serein Productions