PARMA – Sono i “dioscuri” dell’arte Giorgio (1888-1978) e Alberto (1891-1952) de Chirico, “l’uno la spiegazione dell’altro” scriveva Jean Cocteau. Nati in Grecia da una famiglia alto borghese e cosmopolita, sono interessati a temi comuni come il il viaggio, il mistero del distacco, la struggente commozione del ritorno, gli interrogativi sulla condizione umana, il richiamo al mito, all’antico. Tuttavia i due fratelli forniscono interpretazioni differenti, approdando spesso a risultati stilisticamente e iconograficamente molto distanti. Nonostante il comune percorso intellettuale, de Chirico e Savinio dimostrano un approccio molto differente alla pratica artistica. Savinio, figura poliedrica, nasce come musicista e compositore, in seguito scrittore approda alla pittura solo all’età di trentacinque anni. De Chirico, dalla personalità più decisa e granitica, individua fin dall’adolescenza la sua strada nella pittura.
La grande mostra a loro dedicata, dal titolo “De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna”, a cura di Alice Ensabella, Università di Grenoble, e da Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca, si propone di ricostruire criticamente le fonti comuni dei fratelli de Chirico al fine di metterne in evidenza affinità, contrasti e interpretazioni del fantastico universo che prende forma nelle loro traduzioni pittoriche, letterarie e teatrali.
In esposizione oltre centotrenta opere tra celebri dipinti e sorprendenti lavori grafici. Da una parte l’arte di de Chirico, personalità più fredda, mentale e concettuale che, anche dopo l’esperienza metafisica, non rinuncerà a rappresentazioni ancora impregnate di enigmi. Dall’altra Savinio che, a differenza di suo fratello, riesce a immettere nei profondi silenzi metafisici la sapiente leggerezza dell’ironia. Gioco e ironia sono infatti i cardini attorno ai quali ruota l’arte di Savinio, improntata su una visionarietà fantastica, in cui forme umane e animali si confondono e si decontestualizzano e vengono inserite all’interno di prospettive impossibili e di un’atmosfera improbabile quanto ludica.
La mostra è accompagnata da un catalogo di Silvana Editoriale, a cura di Alice Ensabella e Stefano Roffi, con i contributi di Nicol Mocchi, Alice Ensabella, Mauro Carrera, Gerd Roos e Daniela Ferrari.
Vademecum
De Chirico e Savinio. Una mitologia moderna
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Dal 16 marzo al 30 giugno 2019. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno. Lunedì chiuso (aperto Lunedì di Pasqua).
Ingresso: € 12,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 10,00 per gruppi di almeno venti persone – € 5,00 per le scuole.
Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it
Il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16.00, 17.00, visita alla mostra con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 17,00 (ingresso e guida).