MILANO – La mostra, a cura di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio, oltre a presentare un focus sulla storica produzione di Muybridge, ricomporrà il set che il fotografo usava per gli scatti in piano sequenza. Questo set, durante la serata inaugurale, si animerà con 3 performance (alle ore 19, 19.30, 20), prodotte in collaborazione con gli studenti del Dipartimento di Arti Visive di NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano. Grazie alla strumentazione tecnica fornita da Canon, 5 personaggi (2 ragazze, 2 ragazzi e Noce) attraverseranno il ricostruito piano sequenza, generando degli scatti per un’attuale interpretazione “alla Muybridge”. Del percorso di visita faranno parte anche “L’assassino nudo” e un “film stenopeico”, docu-films originali realizzati da Paolo Gioli.
Muybridge, inglese emigrato negli States, rimane celebre in particolare per le sue realizzazioni di sequenze di immagini che riproducono la sensazione del movimento. Le foto di Muybridge, come riconobbe Paul Valéry, inoltre “rivelarono chiaramente gli errori in cui sono incorsi tutti gli scultori e i pittori quando hanno voluto rappresentare le diverse andature del cavallo”. L’esempio più celebre è quello dell’artista francese Théodore Géricault nel dipinto Il Derby a Epson (1821), in cui tutte e quattro le zampe del cavallo risultano contemporaneamente alzate rispetto al suolo. Utilizzando 24 fotocamere collegate ad altrettanti fili lungo il percorso, Muybridge ottenne una sequenza di immagini che documentavano con assoluta precisione il movimento dei cavalli, confermando che per alcuni istanti effettivamente nel galoppo l’intero loro corpo risulta sollevato dal suolo, ma indicando anche che l’estensione delle zampe risultava del tutto diversa da quella immaginata agli artisti.
Celebri anche i suoi nudi in movimento mentre corrono, salgono le scale o portano secchi d’acqua.
Con la collaborazione dell’Università di Pennsylvania, inoltre Muybridge mise a punto lo Zoopraxiscopio, uno strumento simile allo Zoetropio, che consentiva di proiettare le immagini, rendendole così contemporaneamente visibili a un piccolo pubblico, come al cinema.
La mostra, aperta fino al 1 ottobre 2016, sarà accompagnata da un catalogo con un saggio a carattere storico del prof. Italo Zannier, un testo di analisi della mostra a cura di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra e una piccola sezione cinematografica firmata Paolo Gioli.
Vademecum
MUYBRIDGE RECALL
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 – Milano
19 maggio – 1 ottobre 2016
Orari e ingressi
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da martedì a sabato 13.30-19.15
chiuso domenica e lunedì, 2 giugno e dal 2 agosto al 5 settembre
INGRESSO LIBERO
Apertura straordinarie per le scuole
Informazioni al pubblico
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
tel. +39 0248.008.015
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