FIRENZE – I 700 anni dalla morte di Dante Alighieri sono un valido motivo per visitare Firenze alla ricerca di quelle “emergenze dantesche” che in città sono ancora visibili. Ma Dante va cercato.
Marco Ferri con il suo libro “Emergenze dantesche. Dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte” ci guida in questa ricerca. Del sommo poeta, infatti, non è noto alcun documento autografo, ma la sua presenza a Firenze è un po’ ovunque, a cominciare dal Battistero di San Giovanni, in piazza Duomo, e per finire in un’accademia settecentesca, che rappresentano l’alfa e l’omega della sua opera. Di fronte ai suggestivi mosaici di Coppo di Marcovaldo, infatti quasi certamente il Poeta trasse ispirazione per la sua Commedia, così come nelle pagine di un manoscritto dell’epoca dei lumi si legge a chiare lettere che l’epitaffio visibile sul suo sepolcro ravennate, lo redasse lui stesso.
Questo viaggio a Firenze alla ricerca dei modi e dei luoghi dove “incontrare” le “tracce” del Divin Poeta ci condurrà in spazi storici di Firenze. Dal Museo Nazionale del Bargello all’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, dall’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, oggi inglobata negli Uffizi, a piazza Santa Croce, dalle storiche biblioteche di città alla Società Dantesca e molti altri.
Il libro, concepito e scritto dall’autore durante i mesi del primo obbligatorio confinamento dovuto all’emergenza sanitaria, si compone di 18 capitoli ed è completato dalla prefazione di Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.
Marco Ferri, Emergenze dantesche. Dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte, Linea edizioni, Padova; formato: 14,5X20,5; pagine: 144; Legatura: brossura; collana: Linea Narrativa; uscita: dicembre 2020; prezzo: 15,00 euro; Isbn: 978-88-314991-9-4.