In occasione del 60º Anniversario della morte del grande Maestro Giorgio Morandi, pittore e incisore bolognese, artista che ha segnato in modo profondissimo la storia dell’arte italiana del secolo scorso, è stato presentato – presso il Ministero della Cultura – il volume “Mio fratello Giorgio” di Elisabetta Brunelli e Maria Teresa Cremonini, edito da Minerva Edizioni e impreziosito dalle fotografie di Walter Breveglieri.
Questo volume vuole tracciare – attraverso i ricordi di Maria Teresa, ultima delle tre sorelle di Morandi – un inedito profilo di un artista segnato da una triplice unità tra arte, vita e morale. Morandi, infatti, non si è mai lasciato sedurre dai clamori dell’epoca o dalle sirene del mercato, rimanendo sempre fedele a un ideale, che ha dato senso tanto all’opera quanto alla sua condotta. “Questo libro è un atto d’amore e di gratitudine verso Giorgio Morandi e sua sorella Maria Teresa, donna colta e generosa che ha saputo custodire e tramandare – attraverso una narrazione delicata e vivida – la memoria familiare” hanno dichiarato le autrici.
Attraverso le parole di chi lo ha vissuto quotidianamente, “Mio fratello Giorgio” vuole infatti far emergere la storia dell’uomo dietro l’artista: l’amore per le cose semplici, le abitudini quotidiane, il senso dell’arte come gesto silenzioso e spirituale, il suo legame con Bologna e Grizzana. E proprio a testimonianza del legame dell’artista con la città di Bologna, tra gli ospiti era presente in sala anche Tiberio Biondi, Direttore del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”. “Sono lieto di essere qui oggi e di partecipare alla presentazione di questo nuovo volume dedicato a uno di più grandi artisti italiani del secolo scorso. Giorgio Morandi è un figlio illustre di Bologna”, ha infatti dichiarato il Direttore del 5 stelle lusso bolognese.
Il libro, disponibile in tutte le librerie, si inserisce nel più ampio progetto della Fondazione Giorgio Morandi, nata per valorizzare il lascito del Maestro attraverso mostre, attività culturali e didattiche. Roberto Mugavero, direttore editoriale di Minerva Edizioni ha infine affermato: “Mio fratello Giorgio” è un esempio raro di letteratura biografica capace di coniugare memoria familiare e riflessione artistica. È un libro che tocca l’anima, e che restituisce con grazia il profilo umano di un gigante della pittura del Novecento”.