ROMA – Originale espressionista e da molti considerata la prima graphic novelist della storia, Charlotte Salomon gode di un’attenta riscoperta. Nel 2009 la poetessa Anna Barrows le ha dedicato “Our Charlotte”, 67 poesie ispirate ai suoi dipinti. Nel 2011 il Contemporary Jewish Museum di San Francisco ha esposto una sua personale di oltre 300 opere. Nel 2017 tutta la sua produzione fu mostrata al pubblico al Museo di storia ebraica di Amsterdam. Oggi su di lei alla Festa del Cinema di Roma arriva un film: “Charlotte” di Tahir Rana ed Eric Warin, lungometraggio animato che si propone di raccontare la biografia di quest’artista tedesca che, ebrea vissuta in pieno nazismo, espresse in segreto il proprio talento.
E’ un film visivamente coinvolgente, le cui scelte grafiche riecheggiano il suo stile originale, illuminano le sue opere, caratterizzano i personaggi in maniera univoca. Scenografie, scelte cromatiche, offrono allo spettatore un emozionante racconto, nel rispetto dei disegni che Charlotte Salomon ci ha consegnati. Charlotte nacque a Berlino nel 1917 e morì ad Auschwitz nel 1943. Una delle pittrici più originali e pionieristiche del ‘900. La sua opera “Vita? o Teatro?” – circa ottocento lavori che ripercorrono la sua biografia, composti dal 1941 al 1943 in Francia dove cercava di nascondersi dai nazisti e da lei affidati a un amico perché li salvasse – hanno uno stile innovativo che potremmo paragonare alla graphic novel contemporanea in cui pittura, fumetto, cinema e teatro si fondono, trasmettendo un’istintiva toccante drammaticità.
Nell’animazione le scene in cui i quadri di Charlotte Salomon prendono vita, nascono da un rigoroso lavoro di documentazione sulle sue tecniche edal consultodella Charlotte Salomon Foundation. Non riguardano solo l’estetica ma anche la sostanza dei fatti, tengono conto di una Charlotte immaginifica, che nel film dice come i suoi dipinti biografici siano memoria di “quello che è successo, o che magari non è successo ma che non per questo è meno vero”. Il film accenna alla morte del nonno di Charlotte, intorno alla quale nel 2015 l’editore francese Le Tripode pubblicò una lettera di 35 pagine in cui la Salomon confessava di averlo avvelenato, nei fatti però non si sa se sia vero.
Tutto il lavoro di Charlotte Salomon si muove sul confine tra realtà e finzione. Di temperamento sensibile, segnata da una famiglia nella quale alcuni suoi consanguinei cercarono il suicidio, soffrì lei stessa di depressione. Fu l’amore per l’arte a salvarla e a permetterle di tirare avanti nonostante la tortura e la segregazione del periodo in cui si trovò a vivere. Purtroppo nell’ottobre del 1943, poco dopo essersi sposata e incinta di sei mesi, fu catturata dalle SS e portava ad Auschwitz, dove morì in una camera a gas, il giorno stesso del suo arrivo.
Vademecum
Data di uscita: N.D.
Genere: Animazione
Anno: 2021
Regia: Tahir Rana, Éric Warin
Attori: Keira Knightley, Marion Cotillard, Brenda Blethyn, Jim Broadbent, Sam Claflin, Henry Czerny, Eddie Marsan, Helen McCrory, Sophie Okonedo, Mark Strong, Romain Duris
Paese: Canada, Francia, Belgio
Durata: 92 min
Sceneggiatura: Eric Rutherford, David Bezmozgis
Montaggio: Roderick Deogrades, Sam Patterson
Musiche: Michelino Bisceglia
Produzione: January Films, Balthazar Productions, Walking The Dog