FIRENZE – Domenica 9 ottobre inaugura all’Archivio di Stato di Firenze la mostra “Arno: fonte di prosperità, fonte di distruzione”. Saranno presenti Cristina Giachi, vice sindaca di Firenze, Micaela Procaccia, dirigente del Servizio Patrimonio archivistico della Direzione Generale per gli Archivi, Diana Toccafondi, soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana, e Carla Zarrilli, direttrice dell’Archivio di Stato.
La mostra è stata organizzata dall’Archivio e dalla Soprintendenza in collaborazione con la Deputazione di storia patria della Toscana. L’esposizione, a ingresso libero, rientra nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comitato di coordinamento del ”Progetto Firenze 2016” per commemorare i cinquant’anni dall’alluvione.
Attraverso gli oltre 1500 materiali esposti, tra cui documenti, cartografie, disegni, progetti originali, fotografie, opere d’arte e perfino un’autentica barca usata sull’Arno4 novembre 1966, la mostra intende ripercorrere la lunga storia che lega il fiume alla città di Firenze. Fiume che è stato da sempre fonte di prosperità ma anche di disastri idrogeologici e di lutti, come appunto suggerisce il titolo.
Il percorso si snoda attraverso tre sezioni. Le prime due sono dedicate al legame millenario che lega il fiume al territorio circostante. Mentre la terza affronta il tema più drammatico relativo all’inondazione del 1966 con le relative conseguenze dell’impatto che le acque dell’Arno ebbero proprio sul patrimonio culturale dell’Archivio, che all’epoca era conservato al piano terra degli Uffizi. L’esposizione intende inoltre ricordare la risposta immediata alla catastrofe da parte dei cittadini e in particolare dei giovani “angeli del fango”, che arrivarono da ogni parte del mondo per mettere in salvo quel patrimonio.
Un catalogo, edito da Polistampa, raccoglie tutti i materiali in esposizione insieme a contributi di archivisti, geografi, storici dell’architettura e dell’arte. La mostra sarà visitabile fino al 4 febbraio 2017.
Vademecum
Archivio di Stato di Firenze
“Arno: fonte di prosperità, fonte di distruzione”
9 ottobre 2016 – 4 febbraio 2017
Ingresso libero
lunedì a venerdì dalle 9 alle 17
sabato dalle 9 alle 13 (chiuso domeniche e festività)