FIRENZE – “Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero” è il titolo della mostra che, nell’ambito delle celebrazioni per i 20 anni dal rientro del Crocifisso di Michelangelo nella Basilica di Santo Spirito a Firenze, viene accolta nella Sagrestia del Complesso monumentale.
La Crocifissione di Lorenzo Puglisi (Biella, 1971) sarà esposta, dal 20 settembre al 1 novembre 2020, proprio a fianco del Crocifisso di Santo Spirito del Buonarroti.
La mostra è stata inaugurata il 19 settembre alla presenza, oltre che dell’artista, di Padre Giuseppe Pagano (Priore di Santo Spirito), del Cardinale Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze, dello storico dell’arte Vittorio Sgarbi e del poeta Davide Rondoni che ha letto una poesia composta per l’occasione.
«Lorenzo Puglisi – scrive Padre Pagano – sarà davanti a Michelangelo per esprimere tutta la forza della Crocifissione, tutta l’Umanità e il Mistero. Rimane così l’interesse di Lorenzo per la natura umana e il mistero dell’esistenza, cercando di raffigurarla con una pittura nel buio, quasi a voler esprimere quella luce che c’è, che spinge, ma che è ancora trattenuta dall’oscurità, così come Michelangelo abbatte la realtà della morte in croce con la bellezza e il sorriso che sono già espressione di una realtà diversa da quella che si vede».
Puglisi sottolinea inoltre che «la Crocifissione è un’immagine simbolica e reale al tempo stesso, sia nella tradizione Cristiana, sia nella riflessione più intima sulla condizione, la possibilità e la ragion d’essere dell’uomo, così come si può comprendere dal sapere trasmessoci nel tempo dagli antichi, in numerose forme. La visione della scultura di Michelangelo tocca il cuore e ha una leggerezza e una delicatezza rare. Per me pittore, da subito, è emersa l’esigenza di cercare una pittura vitale e scultorea, e Michelangelo ne è stato grande maestro. Per cui il mio tentativo di pittura si rivolge alla visione di qualcosa che è altro dal visibile empirico, ma col quale è inseparabilmente intrecciato, è mescolato ad esso; la ricerca dell’essenziale della rappresentazione, come ambizione e fine, è legato alla ricerca di essenzialità nella vita e ne è conseguenza e speranza di conoscere. Crocifissione, umanità, mistero. È tutto in queste tre parole».
Il Crocifisso di Michelangelo
Scolpito da Michelangelo tra il 1493 e il 1494 «a compiacenza del priore», cioè per ringraziarlo dell’ospitalità e dell’opportunità di studiare anatomia, per secoli era rimasto nel «nascondimento», nel senso che se ne erano perdute le tracce. La sua esistenza era testimoniata tuttavia dagli scritti di Vasari. Fu proprio questo che spinse la studiosa Margrit Lisner ad approfondire le sue ricerche che, grazie all’accoglienza dell’agostiniano padre Guido Balestri, permisero il ritrovamento del Cristo nudo e la sua attribuzione a Michelangelo.
Dal 1962, anno della sua riscoperta, fino a oggi, il Crocifisso ha vissuto una lunga storia che lo ha condotto a Casa Buonarroti, dove vi è rimasto fino al dicembre del 2000, quando gli Agostiniani, dopo tanti tentativi, riuscirono a ricondurlo “a casa”.
Nella Basilica di Santo Spirito, tuttavia, a causa di trasformazioni architettoniche non fu possibile rimetterlo nell’originale collocazione – occupata dall’altare del Caccini – così fu scelta la Cappella Barbadori della Sacrestia di Giuliano da Sangallo.
Vademecum
Lorenzo Puglisi | Davanti a Michelangelo. Crocifissione, umanità, mistero
20.09.2020 | 01.11.2020
Basilica di Santo Spirito | Piazza santo spirito 30 | Firenze
Inaugurazione | Sabato 19.09.2020 ore 11.30
Aperta: lunedì/sabato ore 10-12.45 e 15-17.45; domenica ore 11.30-13.15 e 15-17.45; mercoledì chiuso
Ingresso: 2 euro
Sito web: www.basilicasantospirito.it – Telefono: 055 210030