FIRENZE – E’ terminato il restauro dello splendido dittico del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, realizzato in micro mosaico bizantino, risalente al XIV secolo (cm 56 x 37 con cornice). L’intervento di restauro sulla preziosa opera d’arte è stato effettuato dall’Opificio delle Pietre Dure su commissione dell’Opera.
Il dittico fu donato nel 1394 al Battistero, con alcune reliquie di santi, dalla nobile veneziana, Nicoletta di Antonio Grioni, vedova di un funzionario della corte bizantina dell’imperatore Giovanni VI Cantacuzeno.
L’opera rappresenta “Le dodici grandi festività cristiane” attraverso dodici scene di eventi nella vita di Cristo e Maria, corrispondenti a grandi feste liturgiche. Lo stile con il quale sono rappresentate le scene riprende alcune soluzioni formali di mosaici e affreschi della chiesa del monastero costantinopolitano di San Salvatore in Chora, del primo quarto del Trecento. Il dittico (cm 56 x 37 con cornice) si compone di due tavolette realizzate con piccolissime tessere, incastrate in uno strato di cera, incorniciate di lamine d’argento lavorate a sbalzo, in parte dorate e smaltate. Ogni tavoletta è montata in una seconda incorniciatura di legno intagliato e dorato, del tardo XV secolo, sul cui retro è dipinta l’aquila sul torsello, simbolo dell’Arte di Calimala.
Un’opera interessante anche perché racconta di una Firenze aperta non solo alle suggestioni del passato classico ma anche di quello orientale.
Il dittico sarà protagonista, venerdì 23 novembre, dalle ore 9.00 alle 13.00, di un convegno organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, presso la sede dell’Antica Canonica di San Giovanni (Piazza San Giovanni 7). L’ingresso è gratuito su prenotazione.