FIRENZE – È tornata nella sua collocazione originaria, ovvero la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze, la scultura del primo Quattrocento, Madonna con Bambino, recentemente attribuita alla bottega di Donatello, dopo un intervento di restauro per mano dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Gli interventi sulla scultura hanno permesso di eliminare le varie ridipinture recuperandone in parte l’originaria policromia. Il restauro dell’opera in gesso, danneggiata anche dall’alluvione del 1966, è stato presentato in occasione della sua ricollocazione nel cortile antistante l’antica chiesa di Orbatello, attuale sede della biblioteca di Storia dell’Arte. L’ospedale di Orbatello fu fondato nel 1372 da Niccolò di Jacopo degli Alberti e destinato ad accogliere famiglie bisognose e donne indigenti, costituendo una delle più antiche istituzioni caritative cittadine. Alla metà del Settecento ospitò la prima Scuola di ostetricia. All’inizio dell’Ottocento il complesso fu parzialmente ristrutturato con la costruzione di un muro antistante la chiesa sul quale fu inserita un’edicola marmorea ospitante il rilievo, di cui si ignora la provenienza.
L’opera rappresenta una preziosa testimonianza, l’unica rimasta a Firenze, di una rilevante produzione seriale derivata da un modello iconografico diffuso in Toscana, elaborato nella stretta cerchia di Donatello e databile intorno al 1410. Alla presentazione del restauro sono intervenute la direttrice della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze Floriana Tagliabue e Laura Speranza, direttrice del Settore Restauro materiali ceramici, plastici e vitrei dell’Opificio delle Pietre Dure.