TORINO – “Ri-creazioni, immagini d’energia tra memoria e futuro” è l’esposizione del fotografo Mario Cresci presentata presso Camera, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con l’Archivio Fotografico Eni, che aprirà al pubblico il 16 settembre.
Il progetto oltre ad essere un percorso di approfondimento nell’ambito dell’universo creativo del fotografo, fin dagli inizi coniugato con una buona dose di sperimentazione tecnica, è l’occasione per presentare al grande pubblico le risorse culturali custodite dall’Archivio Eni, la storia dell’azienda e della sua attività con uno speciale focus sul tema dell’innovazione tecnologica. Una mostra fotografica insomma tra l’arte e la storia dell’Italia attraverso le sue evoluzioni nel campo dell’energia e del design industriale. Spiega infatti Francesco Zanot, che ha curato la mostra aperta al pubblico fino al 16 ottobre: “il progetto è frutto dell’incontro tra un fotografo, Mario Cresci, e un archivio straordinario. La mostra attraversa il passato, ma c’e’ la presenza molto forte di un futuro”.
Ri-creazioni è dunque una rilettura di materiali dell’Archivio Fotografico Eni che custodisce centinaia di migliaia di materiali, tra stampe in bianco e nero e a colori, diapositive e negativi. Il lavoro realizzato da Cresci per questo progetto si sviluppa attraverso la trasformazione delle fotografie dell’Archivio, scattate con intento scientifico e documentaristico, in opere d’arte. Le storie raccontate in immagini, attraverso le ri-crezioni del fotografo prendono nuove forme, Cresci offre dunque la possibilità al visitatore di avere un nuovo sguardo sulle cose. Ne deriva tuttavia uno spaccato del XX secolo e un racconto dell’evoluzione storica, industriale e culturale italiana. Annalisa Messa, responsabile Identity Communication Eni ha affermato: “Cresci ha preso la memoria e la storia dell’azienda e ne ha fatto altro, le ha reinventate e riproposte in maniera inedita, con uno sguardo sul futuro”.