TORINO – Fino all’11 settembre 2022, la Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino ospita la nuova mostra tematica che rientra nel progetto del Ministero della Cultura “Fumetti nei Musei”, ideato per avvicinare i più giovani (ma non solo) ai luoghi della cultura italiani, dedicata questa volta alle tavole più spaventose di 20 autori italiani. “Fantasmi e altri misteri” è il titolo dell’esposizione curata da Mattia Morandi, Chiara Palmieri e Simona Cardinali, che si ispira al fumetto di Lorena Canottiere “Io più fanciullo non sono”, ambientato proprio nei Musei Reali, e che vede come protagonista il principe Eugenio di Savoia-Soissons. Il “filosofo guerriero”, come lo definì Rousseau, e colto collezionista d’arte, che contribuì ad arricchire le stanze dei Musei Reali.
“L’Italia ha sempre eccelso nel settore della tutela, divenendo un esempio in tutto il mondo. È arrivato il momento di aggiungere a questo investimento una grande attenzione alla contemporaneità. – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – Questo progetto, oltre a raccontare i musei con un nuovo linguaggio e lasciare libera la fantasia di alcuni tra i migliori fumettisti italiani, dimostra anche come investire sulla tutela e sul passato possa essere un’occasione per dare maggiore impulso alle industrie culturali e creative e ai giovani artisti. Un progetto innovativo al quale il Ministero tiene molto”.
La Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella ha commentato così l’incontro tra fumetti e museo: “I Musei Reali accolgono con entusiasmo questa nuova mostra, un ponte tra passato e presente per indagare le collezioni del patrimonio culturale. Espressione del mondo contemporaneo, il fumetto è una forma narrativa che si lega ad altri linguaggi artistici presenti nelle collezioni secolari. Oltre al disegno quale mezzo espressivo, il racconto per immagini accumuna l’arte figurativa di tutti i tempi”.
“Nato come strumento per le attività educative, Fumetti nei Musei – ha dichiarato Mattia Morandi, Capo ufficio stampa e comunicazione del MiC, curatore della mostra e ideatore del progetto – ha nel tempo rivelato numerose potenzialità: dopo essersi rapidamente posizionato come collana editoriale, ha permesso di arricchire le collezioni dello Stato con le opere di una nuova generazione di fumettisti italiani, che hanno generosamente donato i propri lavori all’Istituto della Grafica di Roma – costituendo di fatto il primo Fondo Fumetti del patrimonio pubblico – e alla collezione di autoritratti degli Uffizi che a breve sarà esposta al pubblico. Il progetto è stato inoltre selezionato dal ministero degli Esteri per promuovere la lingua italiana nel mondo e ha dato vita a una web serie sui mestieri del fumetto. E infine, il ciclo di mostre che piano piano arriveranno in tutta Italia”.
“Questa esposizione rappresenta un inedito esperimento” – hanno spiegato le altre due curatrici della mostra, Chiara Palmieri e Simona Cardinali – “Finora il progetto è sempre stato declinato nella sua totalità, mentre questa volta viene presentata una selezione tematica di tavole che, pur concentrandosi soltanto attorno al tema dei fantasmi, trasmette la vivacità e la qualità del fumetto italiano”.
“Il passato, nei musei, è solamente la superficie” – ha invece affermato la fumettista Lorena Canottiere – “Appena oltre esiste uno spazio in cui il passato diventa presente e futuro allo stesso tempo. La magia fu diventare Eugenio, essere lui e dunque vivere come presente e futuro un’epoca che continuava ad essere il passato rispetto al mio quotidiano. È questo l’invito che ci offrono i musei, sempre”.