FIRENZE – La Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze viene raccontata attraverso un nuovo video animato che vede protagonisti due celebri scultori italiani, Michelangelo Buonarroti e Lorenzo Bartolini. Un’iniziativa nata da un’idea di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze. Il soggetto, la sceneggiatura e i disegni sono dell’architetto Paolo Fiumi, mentre lo sviluppo multimediale, l’animazione e la realizzazione sono a cura di Antonio Osea Mansi.
Si tratta del secondo video di Paolo Fiumi per la Galleria dell’Accademia di Firenze; il primo, dal titolo “Nella Divina Accademia. Parlano gli artisti“, è stato dedicato alle Collezioni della Galleria e terminava proprio nella Gipsoteca dedicata ai modelli di Lorenzo Bartolini, una delle più importanti raccolte del suo genere in Italia.
Il racconto di Bartolini davanti a un caffè
Nel video animato, ad ammirare il David, due insoliti visitatori, Michelangelo Buonarroti e Lorenzo Bartolini che ebbe l’idea “… di far mettere il David al riparo dalle intemperie”.
“Eccolo qua il mio David, qui al riparo da oltre 140 anni”…È così che esordisce Michelangelo al cospetto del Colosso. E davanti “ad una bevanda di gran moda” ai suoi tempi, il caffè, Bartolini racconta le sue origini, di come è diventato scultore, delle sue vicissitudini nel Regno di Francia e del suo legame con Napoleone Bonaparte, tanto che si arruolò nell’esercito francese e si stabilì a Parigi. Qui, a soli ventidue anni, entrò nello studio di David per poi essere premiato al concorso di scultura Prix de Rome e da cui derivò la commissione di un busto bronzeo di Napoleone per il Museo del Louvre. Tra stupore, meraviglia ed entusiasmo, Michelangelo è letteralmente preso e appassionato dal racconto di Bartolini e lo incalza di domande.
Bartolini racconta di come la sconfitta di Napoleone lo portò a rifugiarsi a Firenze e poi del Grand Tour, il lungo viaggio intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea che venivano in Italia a visitare le bellezze naturali e le opere d’arte degli artisti del Rinascimento come Michelangelo. A Bartolini furono commissionati numerosi ritratti, disseminati in tutto il mondo, mentre nel suo studio rimanevano i modelli in gesso, quelli che si trovano ora in Gipsoteca. Ma dopo la sua dipartita lo Stato italiano acquisì i gessi e li collocò nel convento di San Salvi dove nel 1966 una terribile alluvione li danneggiò. “Ma non tutti i mali vengono per nuocere” esclama Michelangelo, perché i gessi furono riscoperti, restaurati e collocati alla Galleria dell’Accademia di Firenze e riallestiti come nello studio di Bartolini.
Il video, dal titolo “Lorenzo Bartolini e i suoi modelli. Un ritratto” è visibile al seguente link e on line sul sito della Galleria dell’Accademia dal 22 dicembre 2021.
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