TORINO – Capa in color, l’esposizione ospitata dal 26 settembre ai Musei Reali di Torino, nasce da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione di Robert Capa al Centro internazionale di fotografia di New York, per presentare un aspetto sconosciuto della carriera del maestro.
La mostra intende, infatti, illustrare il particolare approccio di Capa verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli anni ‘40 e ‘50 del Novecento.
“Il più grande fotografo di guerra”, come lo definì il Picture Post, con riferimento agli scatti realizzati durante la guerra civile spagnola, viene presentato in questo rassegna in una veste forse meno nota, ma che permette di esplorare il forte e decennale legame del maestro con la fotografia a colori, attraverso un affascinante percorso che illustra la società nel secondo dopoguerra.
In realtà Capa già nel 1938 aveva dimostrato un chiaro interesse per i lavori con pellicole a colori, ben prima che venissero largamente impiegate da molti altri fotoreporter. Il 27 luglio 1938, trovandosi in Cina per documentare la guerra sino-giapponese in un reportage durato otto mesi, Capa scrisse a un amico della sua agenzia di New York: “Spediscimi immediatamente 12 rulli di Kodachrome con tutte le istruzioni su come usarli, filtri, etc… in breve, tutto ciò che dovrei sapere, perché ho un’idea per Life”. Di quel servizio sono sopravvissute soltanto fotografie in bianco e nero, ad eccezione di quattro immagini pubblicate sulla rivista Life il 17 ottobre 1938, ma la lettera è una evidente testimonianzia del suo interesse a lavorare con pellicole a colori.
Dopo il secondo conflitto mondiale, l’attività di Capa si orientò esclusivamente verso l’uso di pellicole a colori, soprattutto per fotografie destinate alle riviste dell’epoca come Holiday e Ladies’Home Journal (USA), Illustrated (UK), Epoca (Italia).
L’abilità tecnica del maestro, abbinata alla capacità di raccontare le emozioni umane dimostrata nelle prime fotografie in bianco e nero, gli permise di muoversi con particolare abilità tra i diversi tipi di pellicola, impiegando il colore a completamento dei soggetti fotografati. Tra questi primi lavori si trovano le fotografie della Piazza Rossa di Mosca, realizzate durante un viaggio in URSS nel 1947 con lo scrittore John Steinbeck e la vita dei primi coloni in Israele nel 1949-50. Per il progetto Generazione X, Capa si recò a Oslo, a Essen, nel nord della Norvegia e a Parigi per catturare la vita e i sogni delle giovani generazioni nate prima della guerra.
Capa si dedicò anche a un interessante ritratto dell’alta società. Nel 1950, ritrasse le stazioni sciistiche più alla moda delle Alpi svizzere, austriache e francesi, e le affascinanti spiagge francesi di Biarritz e Deauville per il fiorente mercato turistico presentato dalla rivista Holiday. Scattò anche diverse fotografie di moda, lungo le banchine della Senna e in Place Vendôme. Fotografò diversi attori e registi sui set cinematografici, come Ingrid Bergman nel film Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, Orson Welles in Black Rose e John Huston in Moulin Rouge. In questo periodo realizzò anche una serie di ritratti, come quelli di Pablo Picasso, fotografato su una spiaggia con il figlio Claude, o di Giacometti nel suo studio a Parigi. L’immaginario a colori era parte indissolubile della ricostruzione e della vitalità del dopoguerra.
La mostra rivela dunque come Robert Capa iniziò a osservare il mondo in maniera diversa e come la sua attività riuscì ad adattarsi alla nuova sensibilità postbellica.
“Capa – racconta Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali – è stato tra i fondatori della storica agenzia Magnum Photos con Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Georges Rodger e William Vandivert nel 1947, ancora oggi tra le più importanti agenzie di fotogiornalismo mondiali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la sua poetica si concentrò soprattutto sulle pellicole a colori, ritraendo la vita decadente dell’alta società europea per le riviste, così come attori e artisti. A questa produzione meno nota, ma altrettanto affascinante e inconsueta, è dedicata la mostra Capa in color: il percorso è costituito da 150 immagini che appartengono alla collezione conservata all’International Center of Photography di New York e che sono arrivate a Torino qualche mese prima dell’emergenza sanitaria. Grazie all’accordo con la Società Ares, è ora possibile presentare per la prima volta in Italia, in un’unica mostra, un ritratto della multiforme società internazionale del dopoguerra, grazie al sapiente ed elegante uso del colore. Una mostra importante, sia per la qualità delle immagini che per l’opportunità di estendere l’offerta dei Musei Reali all’attività di un grande maestro del Novecento. Una sfida espositiva che accompagna la ripresa dopo i mesi del confinamento, un modo per “andare più vicino” al pubblico e alla vita, proprio come suggeriva uno degli insegnamenti di Capa: Se le vostre foto non sono abbastanza buone, non siete andati abbastanza vicino”
Allestimento Credits Daniele Bottallo
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Vademecum
Capa in color
Torino, Musei Reali – Sale Chiablese
26 settembre 2020 – 31 gennaio 2021
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)
Biglietti
Intero: € 13
Ridotto: € 10 (over 65, insegnanti, giornalisti non accreditati, tessere convenzionate)
Ridotto ragazzi: € 5 (ragazzi tra 11 e 18 anni compiuti)
Pacchetto famiglia: fino a 2 adulti € 10 cad. e ogni ragazzo tra 11 e 18 anni € 5 cad.
Omaggio: possessori dell’Abbonamento Piemonte Musei, Torino Card, bambini da 0 a 10 anni, persone con disabilità, dipendenti MIBACT, giornalisti in servizio previa richiesta di accredito all’indirizzo info@capaincolor.it
I biglietti possono essere acquistati online sul sito www.capaincolor.it
Diritti di prenotazione e prevendita
Singoli € 1.50
Gruppi € 18 per gruppo
Gruppi
Gruppi (fino a 12 pax) potranno accedere in mostra prenotandosi obbligatoriamente tramite e-mail: info@capaincolor.it, solo per le seguenti fasce orarie: dal martedì al venerdì, con ingresso riservato tra le 9.30 e le 10.00 e tra le 18.00 e le 19.00; sabato e domenica, con ingresso tra le 13.00 e le 14.00.
Tempo di permanenza massimo: 1 ora
Attività didattiche
A cura di CoopCulture
(tariffe biglietto escluse)
Visita mostra scuole € 60,00
Visita mostra + laboratorio: € 80,00
Prenotazioni e informazioni al numero +39 338 169 1652 o via e-mail info@capaincolor.it
Aperture straordinarie
1 ottobre: 10.00-21.00
1 novembre: 10.00-21.00
7 dicembre: 10.00-19.00
8 dicembre: 10.00-21.00
24 dicembre: 10.00-17.00
25 dicembre: chiuso
26 dicembre: 10.00-21.00
28 dicembre: 10.00-19.00
31 dicembre: 10.00-17.00
1 gennaio: 14.00-21.00
4 gennaio: 10.00-19.00
6 gennaio: 10.00-21.00