GENOVA – I Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio artistico di Ancona e Genova hanno recuperato la porzione di una importante tela attribuita a Federico Barocci (1535 – 1612), risalente al 1557 e rubata il 16 marzo 1982 nel Duomo di Urbino. La “testa di bambino” ritratta nell’opera è quella di Antonio Bonaventura, figlio del committente de Il martirio di San Sebastiano. Il bene trafugato è stato ritrovato in una notissima casa d’aste genovese con una stima massima di 800 euro. L’asta avrebbe dovuto esser battuta il 31 maggio.
I Carabinieri sono giunti all’individuazione della porzione del dipinto, grazie alla segnalazione di un antiquario pesarese e di uno storico dell’arte, Assessore alla cultura di un Comune della Romagna. I due esperti, osservando l’opera proposta in vendita e riconoscendone i tratti, hanno contattato i Carabinieri TPC di Ancona che, a seguito di serrati accertamenti condotti in sinergia con il paritetico Nucleo di Genova e i Carabinieri della Compagnia di Urbino, nonché con il prezioso contributo degli storici dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ancona, hanno identificato l’opera quale parte mancante della pala d’altare del Duomo di Urbino.
Non appena localizzato il dipinto, quindi, i militari di Ancona si sono recati a Genova e, con i colleghi del locale Nucleo, hanno sequestrato il dipinto, mettendolo a disposizione della Procura della Repubblica del Capoluogo ligure, che ha assunto la direzione delle indagini.
Fondamentali per le investigazioni si sono rivelati gli elementi descrittivi e fotografici presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ove sono confluiti le immagini e i documenti prodotti al momento del furto.