ROMA – L’Auditorium Conciliazione di Roma ospita, a partire dal 28 settembre 2022, una mostra che intende raccontare la straordinaria stagione artistica milanese, ripercorrendo le fasi più innovative delle avanguardie tra anni Sessanta e Settanta del ‘900.
Sono oltre trenta le opere dei maggiori protagonisti dell’arte nella Milano di quegli anni, da Piero Manzoni a Lucio Fontana, da Mimmo Rotella a Enrico Baj, da Fabrizio Plessi a Emilio Tadini, esposte nella mostra dal titolo “I Favolosi anni ‘60 e ‘70 a Milano”, a cura di Lorenzo e Enrico Lombardi.
Il progetto espositivo ha inoltre la volontà di dare vita a un dialogo tra Roma e Milano, in un omaggio e uno scambio di sollecitazioni tra i due grandi poli dell’arte negli anni del boom economico e della rinascita dell’Italia.
La mostra è suddivisa quattro sezioni che indagano le compresenze, le divergenze, le commistioni e le comunanze di sguardi di un periodo di grande e felice creatività. La prima sezione Arte, Materia e Spazio Verso Lo Zero presenterà quindi le opere di Vincenzo Agnetti, Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Michele Zaza. La seconda sezione Nouveau Réalisme tra Italia e Francia comprenderà invece Arman, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Daniel Spoerri. Nella terza sezione Nuclearismo e Astrazioni si troveranno poi Roberto Crippa, Sergio Dangelo, Gianni Dova, Emilio Scanavino. La quarta sezione Nei Mondi della Nuova Comunicazione verranno raccolte infine Valerio Adami, Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Bruno Di Bello, Ugo Nespolo, Fabrizio Plessi, Sergio Sarri, Emilio Tadini.
L’esposizione è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele che commenta «Sono molto lieto di tornare a proporre una mostra sull’arte italiana degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, dopo quella realizzata lo scorso anno a Roma presso la Galleria Monogramma a via Margutta e dedicata alla “Scuola di Piazza del Popolo”. Milano in quegli anni era il fulcro dell’Avanguardia internazionale in cui prendevano forma movimenti e tendenze, dallo Spazialismo all’Arte Nucleare. Non a caso essa era caratterizzata da una forte animazione per così dire più “scientista”, in cui gli artisti, che ne proclamavano la primazia attraverso un serrato confronto con le Avanguardie europee, si connotavano per una visione molto soggettiva della loro creatività: penso a Enrico Baj, Roberto Crippa, Gianni Dova, Ugo Nespolo. Inoltre, mentre gli artisti dell’area romana – Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Renato Mambor e altri – apparivano maggiormente in dialogo con la Pop Art americana (forse anche per lo speciale rapporto della Capitale con gli Stati Uniti, alimentato dal boom del cinema che fece di Cinecittà “Hollywood sul Tevere”), Milano era più in sintonia con il contesto artistico europeo, in particolare con Francia, Belgio e Inghilterra. Le sperimentazioni e l’innovazione di cui gli artisti attivi in quel periodo sulla piazza milanese si fecero portatori hanno rappresentato una svolta culturale non soltanto italiana e segnato indelebilmente un’epoca, rispetto alla quale ancora oggi non me ne sovviene un’altra che possa reggere il confronto.».
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo Gangemi editore, con testi del Prof. Emmanuele Emanuele, Enrico Lombardi, Lorenzo Canova, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.
La mostra, realizzata da Poema in collaborazione con l’Auditorium Conciliazione, resterà aperta fino al 20 novembre 2022.
Vademecum
I Favolosi anni ‘60 e ‘70 a Milano
Dal 28 settembre al 20 novembre
Auditorium della Conciliazione, Piazza Pia 1, 00193 Roma
Giorni e orari: mart. – sab. ore 12:00 – 19:00
Ingresso gratuito