FIRENZE – Fu l’ultima discendente dei Medici, l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, in accordo con Francesco Stefano di Lorena, appena nominato Granduca di Toscana a ideare il “Patto di Famiglia”, senza il quale Firenze avrebbe potuto essere spogliata dei suoi tesori d’arte in qualsiasi momento. Si tratta dunque di un documento molto importante e la data del 31 ottobre 1737 è stata cruciale per il destino di Firenze.
“Il Patto di famiglia fu un colpo di genio che anticipò le leggi moderne sulla tutela del patrimonio e sui vincoli territoriali – commenta il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – un documento di grande valore storico, nel cui splendido testo si dichiara esplicitamente, in poche efficaci parole, la missione educativa dell’arte. E’ anche la nostra e cerchiamo di realizzarla ogni giorno con tante iniziative, come questa apertura generale gratuita del complesso ed i concerti dedicati alla musica che Anna Maria Luisa amava tanto quanto amava l’arte”.
Per festeggiare questa ricorrenza, il prossimo 31 ottobre è previsto l’ingresso gratuito a tutti i musei delle Gallerie (Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli). Ma non solo: in Palazzo Pitti si svolgeranno anche due eventi musicali dedicati ad Anna Maria Luisa de’ Medici.
Domenica 26 ottobre si terrà in anteprima agli Uffizi, in sala Detti, un concerto dedicato alla leggendaria Arpa Barberini e al repertorio di musica barocca scritto per l’ultima dei Medici, Anna Maria Luisa.
L’Arpa Barberini, custodita oggi nel museo degli strumenti musicali di Roma, è uno strumento unico per valore storico, artistico e musicale. Fu costruita tra il 1605 e il 1620 su commissione della famiglia Barberini, e affidata a Marco Marazzoli (1619-1663), soprannominato “Marco dell’arpa”, famoso compositore, cantante, polistrumentista e figura di spicco nell’ambiente musicale romano del tempo. Nel 1662, in punto di morte, il musicista riconsegnò l’аrра al suo mecenate, il cardinale Antonio Barberini.
L’importanza dell’arpa Barberini è anche legata alla storia dell’evoluzione tecnica di questo strumento: un secolo prima dell’invenzione dei pedali, inventati da Hochbrucker nel 1720, l’Arpa Barberini era infatti in grado di eseguire l’intera scala cromatica, grazie all’armatura con tre ordini di corde.
Il pomeriggio del 26 ad esserne protagonista sarà l’arpista tedesca Margret Köll, che eseguirà, su un’arpa doppia a tre registri, copia del celebre strumento seicentesco, brani di numerosi compositori tra ‘500 e ‘700, tra i quali Purcell, Caccini, Babel e Arcangelo Corelli, del quale saranno suonati due movimenti del concerto grosso, dedicato dallo stesso Corelli all’Elettrice Palatina.
Per l’occasione, nella sala Detti verrà esposto al pubblico un disegno dello strumento realizzato dall’architetto Giovanni Battista Soria, insieme ad altri raffiguranti soggetti legati in vario modo alla musica.
Al termine dell’esibizione, la storica dell’arte Marzia Faietti parlerà dell’importanza dell’Arpa Barberini dal punto di vista storico-artistico e illustrerà i disegni. L’orario del concerto è previsto alle 16, l’esibizione durerà circa un’ora. La conferenza inizierà intorno alle 17,15, la sua conclusione è prevista intorno alle 18.
Il pomeriggio del 31 ottobre (inizio del concerto alle 16,30) la violoncellista Naomi Berrill proporrà, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, un ritratto dell’Elettrice Palatina attraverso la musica che ha accompagnato la sua travagliata vita di ultima erede dei Medici e grande mecenate di arte e cultura.
Naomi Berrill allargherà la scena anche ad altri compositori dello stesso periodo come l’inglese Henry Purcell e la compositrice e soprano Barbara Strozzi. Un focus particolare verrà dedicato a Francesca Caccini, la prima vera compositrice donna fiorentina.
In occasione dell’evento, sarà esposto in Sala Bianca il Ritratto di Anna Maria Luisa de’ Medici di Antonio Franchi, del 1690 circa, e una delle acqueforti di Alfonso Parigi dal libretto di Ferdinando Saracinelli per il balletto musicato dalla Caccini “La Liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina, dalla collezione di stampe del Gabinetto degli Uffizi.
Programma di sala 26 ottobre: Margret Köll, sala Detti, Uffizi, ore 16
Ascanio Mayone – Toccata prima (1565-1627)
Henry Purcell – Suite n. 4 in la minore (1659-1695) Hornpipe, da The Old Bachelor Z.607
Domenico Scarlatti – Sonata in re minore minore K.213 (1685-1757) Andante
William Byrd Lord Willobies – Welcome Home (1543-1623)
Giulio Romano Caccini – Odi, Euterpe (1545-1618)
Carlo Gesualdo – Gagliarda del Principe di Venosa (1561-1613)
Giovanni Girolamo Kapsberger – Toccata Seconda Arpeggiata (c. 1580-1651)
Girolamo Frescobaldi – Partite sopra la Monica (1583-1643)
Peter Philips – Amarilli di Julio Romano (1560-1628)
Arcangelo Corelli – Due movimenti dal Concerto grosso op. 6 in fa maggiore (1653-1713)
Improvvisazione
Georg Friedrich Händel – Lascia che io pianga dall´opera Rinaldo (1685-1759)
William Babell – Prelude (1689/1690-1723)
Georg Friedrich Händel – Suite n. 2 in fa maggiore, HWV 427 (1685-1759) Adagio – Allegro
Programma di sala 31 ottobre: Naomi Berrill, sala Bianca Palazzo Pitti, ore 16,30
Henri Purcell – A new ground
Barbara Strozzi – Che si può fare
Francesca Caccini – arrangiamento dall’opera La liberazione di Ruggiero dall’isola d’Alcina
Ornella Vanoni – Senza Paura
Mina – Nessuno
Nina Simone – Sugar in my Bowl
Billie Holiday – Now or never
Madeleine Peyroux – Don’t wait too long
Blossom Dearie – It’s spring
Naomi Berrill – Gravity
Naomi Berrill – Ginkgo Biloba
Naomi Berrill – Oak and sister spring
Naomi Berrill – Marmeid Dance
Naomi Berrill – Lady Lightouse
In occasione di entrambi i concerti per i visitatori di Palazzo Pitti l’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti