Si intitola Il Curioso Mondo di Hieronymus Bosch il film distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Sky Arte HD e MYmovies.it, che arriverà il 13 e 14 dicembre sugli schermi dei cinema italiani e che permetterà al pubblico di apprezzare nel dettaglio i dipinti di Bosch come mai prima, offrendo una visione attenta di tutte le curiosità nascoste all’interno delle sue tele.
Il film di 90 minuti, realizzato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista, offre l’occasione di vivere l’esperienza dell’esposizione Hieronymus Bosch – Visions of Genius del Het Noordbrabants Museum, che si è svolta a ‘s-Hertogenbosch, città natale dell’artista. La mostra, con 36 delle 44 opere superstiti della sua produzione, ha raccolto oltre 420.000 visitatori, accorsi da tutto il mondo per ammirare le bizzarre creazioni di Bosch, con orari di apertura del museo protratti fino all’una di notte per accogliere la fenomenale e inattesa domanda di pubblico a 500 anni dalla morte del pittore olandese.
Il film, arricchito da diversi interventi, oltre che di esperti come gli stessi curatori della mostra e importanti critici coinvolti per l’occasione, anche del regista e artista Peter Greenaway, del critico d’arte del “Times” Rachel Campbell-Johnston e del direttore del Het Noordbrabants Museum Charles de Mooij, approfondisce la vita di questo artista visionario per esplorare ciò che ha ispirato i suoi lavori eccentrici e spesso ossessivi. Rivela inoltre anche nuove scoperte emerse, utilizzando le tecnologie più avanzate, durante i preparativi per la mostra nell’ambito del “Bosch Research and Conservation Project”.
Spiega la storica dell’arte Jennifer Sliwka: “Quando parlo con le persone che hanno visto i dipinti di Bosch e non sono storici dell’arte, quello che ricordano sempre sono i piccoli particolari aneddotici… mi potrebbero raccontare tutto nel dettaglio – come l’immagine di un uomo che cresce da una fragola. Credo che l’aspetto più affascinante di Bosch sia proprio il fatto che venga ricordato in tutti i particolari più intimi”.