Il Museo Fortuny di Venezia apre la stagione espositiva con Cultura di polvere, dell’artista catalano Joan Fontcuberta.
La mostra, aperta dal 24 gennaio al 10 marzo 2024, presenta dodici light box realizzate dall’artista, esito del dialogo tra Fontcuberta e le eccezionali collezioni storiche dell’ICCD di Roma, un istituto nato alla fine dell’Ottocento come Gabinetto Fotografico per la documentazione e la tutela del patrimonio culturale.
Il Museo Fortuny e la fotografia
Il Museo Fortuny, situato a Palazzo Fortuny a Venezia, non solo celebra la comune nazionalità tra l’artista e il “padrone di casa”, ma evidenzia anche il profondo legame di questo luogo con la fotografia. Da Mariano Fortuny y Madrazo alle sperimentazioni fotografiche degli anni Settanta e Ottanta, il museo è stato un centro d’avanguardia per la fotografia.
Tra le manifestazioni più significative associate al Museo Fortuny, spicca Venezia ’79. La Fotografia, evento unico in Europa per genere e dimensioni, che vide la partecipazione dell’allora ventiquattrenne Joan Fontcuberta La mostra Fotografia europea contemporanea ai Magazzini del Sale lo vide tra i protagonisti, inserendolo in un contesto straordinario che rimane parte integrante della sua storia artistica.
“Cultura di polvere” e l’ICCD Artisti in residenza
Cultura di polvere è il risultato del programma ICCD Artisti in residenza, curato da Francesca Fabiani. Per il progetto, Fontcuberta ha scelto di lavorare su lastre fotografiche deteriorate provenienti dal Fondo Chigi, un punto di partenza davvero affascinante.
Il principe Francesco Chigi Albani della Rovere (1881-1953), naturalista e fotografo amatoriale, fornisce il materiale iniziale per le sperimentazioni visive e linguistiche di Fontcuberta. La mostra è, quindi, una fusione di storia e memoria, un’eco di un sentimento che si aggiunge al lavoro dell’artista.
Sperimentazioni visive di Fontcuberta
Attraverso un processo surrealista di prelievo e appropriazione di frammenti di lastre, Fontcuberta crea immagini astratte ma reali, paesaggi surreali sulle light box. I materiali lavorati dall’artista, sebbene perdano la memoria, acquisiscono una nuova fisionomia attraverso i segni del tempo: graffi, lacune, batteri e funghi. Fontcuberta stesso descrive il lavoro come un’analisi dell’agonia materiale della fotografia, generando immagini paradossalmente “amnesiche”, prive di memoria.
“La scelta di Fontcuberta di operare su oggetti deteriorati – scrive la curatrice – nasce dal desiderio di verificare quanto incidano sullo status della fotografia il venir meno della sua integrità materiale e la sua deperibilità. Attraverso un’operazione di ‘semplice’ selezione di un frammento della lastra, Fontcuberta compie il suo atto creativo, restituendo immagini quasi astratte eppure reali; paesaggi poco plausibili, eppure assolutamente non manipolati, presentati attraverso il display delle lightbox“.
Joan Fontcuberta: maestro della fotografia contemporanea
Joan Fontcuberta, figura autorevole della fotografia contemporanea, ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 e si è dedicato alla ricerca artistica, teorica e curatoriale. La sua indagine si concentra sulla veridicità della fotografia, l’ambiguità tra vero e falso, e il potere affabulatorio delle immagini. Numerose le mostre e riconoscimenti che testimoniano la sua importanza nel panorama artistico mondiale.
Collaborazioni e riconoscimenti
La mostra è promossa dall’ICCD di Roma in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia ed è vincitrice del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura. Le opere sono entrate a far parte delle collezioni di fotografia contemporanea dell’ICCD e sono presentate nel libro d’artista Joan Fontcuberta. Cultura di polvere, edito da Danilo Montanari Editore.
Vademecum
Joan Fontcuberta. Cultura di polvere
A cura di Francesca Fabiani
Date: 24 gennaio – 10 marzo 2024
Sede espositiva: Museo Fortuny, S. Marco 3958, Venezia
Orari: 10.00 – 18.00 (chiuso martedì)