TREVISO – Con la mostra “Canova gloria trevigiana: dalla bellezza classica all’annuncio romantico”, a cura di Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello e Nico Stringa, ospitata dal 14 maggio al 25 settembre 2022 al Museo Bailo, Treviso celebra il suo genio per eccellenza: Antonio Canova.
Quella tra Canova e Treviso è una relazione tanto profonda quanto inedita. “Nato trevigiano”, a Possagno, è a Treviso che nacque il suo ‘mito’ e la riscoperta critica della sua opera. Già a partire dalla leggenda del bambino prodigio che, in casa Falier ad Asolo, inventò su due piedi una scultura a forma di leone da un pezzo di burro per sopperire a una mancanza durante un banchetto, messa in circolo a Treviso nel 1803.
“Il nuovo corso del Museo Bailo non poteva che passare attraverso la celebrazione del genio trevigiano per eccellenza, Antonio Canova, che nel mondo è sinonimo di armonia e bellezza” – Afferma il sindaco Mario Conte. “Ritengo che questa mostra sia quanto di più bello potesse offrire Treviso in questo percorso di rinascita e ripartenza, di valorizzazione e internazionalizzazione. I capolavori del Canova, ma anche la bellezza della sede espositiva, rappresentano tutto questo ma soprattutto la volontà della nostra Città di essere un punto di riferimento per il territorio ma anche un polo culturale importante, dove l’arte trova luoghi e contesti per esprimersi. Ringraziamo tutte le realtà che hanno voluto sposare questo progetto e accompagnarci sia nel progetto di restauro del Bailo sia nell’organizzazione di questa mostra, che vuole essere “Gloria” ma anche orgoglio e trevigianità perché è proprio a Treviso che nacque Canova da grande scultore divenne mito “.
La mostra è ospitata nello spazio Generali Valore Cultura, l’ala del museo Bailo restaurata e dedicata alle nuove iniziative artistiche del Comune di Treviso. In mostra si è potuto eccezionalmente ricreare l’ambiente programmato da Canova in palazzo Papafava, dove il confronto Antico/Moderno è portato alla sua massima essenza: Apollo del Belvedere a confronto con il Perseo trionfante, e il Gladiatore Borghese, altra opera celeberrima, a confronto con il Creugante.
Per la prima volta le opere vengono inoltre esposte sui loro basamenti originali restaurati per l’occasione. L’esposizione propone inoltre un inedito: il gesso del Cavallo preparatorio del famoso gruppo Il Teseo in lotta con il centauro di Vienna. Per il corpo del centauro Canova studiò un cavallo in fin di vita. Il calco viene esposto per la prima volta in una mostra.
Il percorso espositivo si sviluppa in 11 sezioni presentando un corpus di 150 opere. Canova è sicuramente il protagonista della rassegna, ma non manca l’attenzione al patrimonio civico. Non solo la galleria ma anche diverse opere inedite canoviane riemerse durante la preparazione della mostra, come un busto con il Ritratto di Antonio Canova di Antonio D’Este. E ancora, vere reliquie, il calco della mano e la maschera funeraria dell’artista. Un corpus di lettere inedite, e il grande libro con 86 incisioni canoviane donate dal fratello Giambattista Sartori Canova a Treviso nel 1837. E tanto altro.
Accanto, una sequenza di materiali canoviani che, raramente sono usciti dalle segrete stanze dei Civici Musei per essere mostrate. Tra essi, il prezioso bozzetto delle Tre Grazie, dove a ben guardare si potrebbero scoprire le impronte del maestro.
La mostra trevigiana espone, per la prima volta dopo il restauro, anche due spettacolari gessi originali dello scultore, patrimonio delle Assicurazioni Generali. Due opere di grandi dimensioni (141 x 280 cm), raffiguranti due diversissimi soggetti, l’uno – realizzato dall’artista tra il 1787 e il 1790, raffigurate La morte di Priamo; il secondo, datato al biennio immediatamente successivo, raffigurante “La danza dei figli di Alcinoo”; entrambi in origine appartenenti alla Collezione Albrizzi.
“Il sublime tragico è protagonista della prima composizione, dove domina il dolore e l’angoscia, e con accenti di verità arditi e nuovi, specie nella scelta di rappresentare Pirro totalmente ignudo” – scrive in catalogo Fabizio Malachin. – “Oltre all’ardimento di quel nudo, offerto allo sguardo dell’osservatore con tale evidenza, brani intensissimi sono le figlie di Priamo: a sinistra, con le braccia spalancate verso l’alto implorano pietà, come la Maddalena ai piedi della Croce in un’opera dei ‘primitivi’; a destra, fuggono atterrite, una stringe il suo bambino come nelle Stragi degli innocenti; e ancora, all’estrema sinistra, la moglie di Priamo sviene e a stento viene sorretta, ricordo di una Vergine ai piedi della Croce. Compagno di questo bassorilievo è Danza dei figli di Alcinoo (argomento questa volta la gioia, la grazia, la vivace ilarità). Episodi entrambe ispirati alle vicende della guerra di Troia e all’epopea di Ulisse, attingendo all’Odissea e al II libro dell’Eneide”.
La serie dei bassorilievi in gesso viene a inscriversi in quella che si può definire, usando un termine in auge nell’arte contemporanea, una produzione seriale; e pure in questo Canova rivela caratteri che contribuiscono a indicarlo come il primo artista moderno.
Dai depositi museali esce per la prima volta anche la ampia medaglistica canoviana.
Naturale prosecuzione della mostra è, infine, la Galleria dell’800, che accoglie opere di grande interesse (Hayez, Zandomeneghi, Appiani, Quarena), in un nuovo allestimento che valorizza il patrimonio civico, ma con una forte attenzione alle nuove tendenze e al multimediale, senza rinunciare alle fondamentali basi scientifiche.
Vademecum
MUSEO LUIGI BAILO
Borgo Cavour, 24 Treviso
prenotazioni e visite guidate: info@museicivicitreviso.it
T 0422 658964
ORARI: da martedì a domenica 10.00 – 18.00
BIGLIETTI: (il biglietto comprende la visita alla mostra “Canova Gloria Trevigiana”
e al Museo Bailo), intero: € 9,00 ridotto: € 6,00
combinato (Mostra + Museo Bailo + Museo Santa Caterina)
intero: € 13 • ridotto: € 9
Possessori della “Card del Trevigiano”, che consente l’accesso illimitato
fino al 31/12/2022 alla Mostra Canova, e ai Musei Bailo e Santa Caterina:
intero € 15,00 / ridotto: € 10,00
Il biglietto della mostra “Canova Gloria Trevigiana” consente l’accesso
con formula ridotta al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno e ai Musei Civici di Bassano del Grappa.