TORINO – Le linee di ricerca per il futuro, tracciate dal Direttore del Museo Egizio, Christian Greco, trovano oggi conferma nella volontà del museo di collocarsi come una realtà fortemente aperta al dialogo, che pone al centro la ricerca scientifica, anche attraverso la concessione di importanti prestiti che permettono di dar vita a grandi mostre in Italia e all’ estero.
Fino al 17 aprile infatti oltre 250 reperti, appartenenti al Museo Egizio, saranno esposti al Rjiksmuseum van Oudeheden di Leiden nell’importante mostra “Regine del Nilo”.
Si tratta del corredo funerario di Nefertari – regina e consorte di Ramesse II (1279 – 1213 a.C.) – che fu portato alla luce grazie alla missione di Ernesto Schiaparelli e la Missione Archeologica Italiana che lavorarono nella Valle delle Regine tra il 1903 e il 1905. Le statue, il coperchio del sarcofago della regina, oggetti preziosi e della vita quotidiana compongono quella che è la prima mostra itinerante all’estero del nuovo Museo Egizio.
La mostra ha lo scopo di raccontare la storia delle mogli dei faraoni durante il Nuovo Regno, in particolare nel periodo che va dal 1500 al 1000 a.C..
Regine come Ahmose Nefertari, Hatshepsut, Tiye, Nefertiti e Nefertari erano in realtà donne influenti che non ricoprivano soltanto il ruolo di mogli ma gestivano anche il palazzo del faraone esercitando un potere politico significativo.
Fiore all’occhiello dell’esposizione sono i reperti prestati dal Museo Egizio, appartenenti alla tomba della Regina Nefertari, che rappresenta una delle massime espressioni pittoriche dell’Antico Egitto. Al Rjiksmuseum van Oudeheden di Leiden i visitatori possono ammirare la bellezza della tomba ed entrare simbolicamente nelle sale grazie all’esposizione del prezioso modellino storico, testimonianza unica che ne ricostruisce l’architettura, per la cui realizzazione Ernesto Schiaparelli incaricò l’assistente Francesco Ballerini.
Christian Greco a proposito dell’esposizione ha dichiarato: “E’ stato per me un onore presentare la mostra al Museo di Leiden alla presenza del Ministro olandese della Cultura, università e ricerca scientifica, Jet Bussenmaker. L’esposizione, che per il 95% è composta da oggetti che provengono dal Museo Egizio, presenta, i risultati della ricerca portata avanti sullo straordinario patrimonio scoperto da Schiaparelli agli inizi del secolo scorso”.
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