FIRENZE – Il Museo di San Marco a Firenze si arricchisce di un nuovo importante dipinto acquisito dal MIC, Ministero della Cultura.
Si tratta della “Veduta della Piazza del Mercato vecchio”, un olio su tela attribuito a un pittore fiorentino della prima metà del XVII secolo, probabilmente replica di quadro di Filippo Liagno, detto Filippo Napoletano, che fu al servizio della corte dei Medici a Firenze tra il 1617 e il 1621.
L’originale di questa veduta è ricordato nel 1684 dallo storico Ferdinando Leopoldo Del Migliore, nel suo “Firenze città nobilissima illustrata”, dove menziona anche varie copie presenti nelle nobili dimore cittadine, una delle quali è da riconoscere nel dipinto oggi a San Marco.
La presentazione del dipinto
L’opera verrà presentata al pubblico al Museo di San Marco, mercoledì 15 marzo alle 17.00, da Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana, Angelo Tartuferi, direttore del Museo, insieme a Maria Sframeli, storica dell’arte che ha studiato il ricco materiale proveniente dal centro distrutto di Firenze ed in gran parte conservato nel Museo di San Marco. (Ingresso libero fino a esaurimento posti).
“Una acquisizione importante – afferma Casciu – che consente di documentare la Firenze scomparsa dopo le distruzioni post-unitarie, e che va ad integrare opportunamente la raccolta dei reperti lapidei e lignei provenienti dall’antico centro allestiti nell’ala della Foresteria del Museo di San Marco, consentendo una visualizzazione efficace dell’area demolita e una contestualizzazione estremamente affascinante dei reperti stessi”.
“A proposito del nuovo dipinto – evidenzia Angelo Tartuferi – si potrebbe ben dire l’opera giusta al posto giusto! I visitatori del Museo potranno disporre adesso di un documento visivo prezioso per contestualizzare in maniera assai efficace i reperti del Vecchio centro di Firenze esposti nel corridoio dell’Antica foresteria del convento e nelle stanze ad essa adiacenti”.
L’opera
L’originale di questa veduta è ricordato nel 1684 dallo storico Ferdinando Leopoldo Del Migliore, nel suo “Firenze città nobilissima illustrata”, dove menziona anche varie copie presenti nelle nobili dimore cittadine, una delle quali è da riconoscere nel dipinto oggi a San Marco.
Il dipinto, ora esposto nella prima sala dell’antica Foresteria, è stato presentato per la prima volta al pubblico nel 1986, in occasione della memorabile mostra “Il Seicento Fiorentino”, curata da Mina Gregori a Palazzo Strozzi.
Maria Sframeli, eccezionale conoscitrice delle antiche vestigia di Firenze e curatrice del fondamentale volume “Il Centro di Firenze restituito” (1989), ha analizzato dettagliatamente il paesaggio urbano del quadro.
I luoghi scomparsi e il genius loci della Firenze medievale
Nel dipinto è possibile riconoscere molti luoghi di Firenze oggi scomparsi. Nell’opera compaiono il Palazzo Tosinghi, detto il Palagio, il Palazzo della Luna, detto il Casone, il palazzo Armieri, le torri dei Caponsacchi, e tante altre case comuni, una brulicante umanità anima le strade e si affaccenda nei pressi del Mercato vecchio.
Al centro si riconosce la colonna dell’Abbondanza, che stava a indicare l’esatto incrocio del cardo e del decumano, il foro della città romana, sulla quale era collocata la statua di Donatello, sostituita nel 1721 da un’altra statua con lo stesso soggetto, eseguita da Giovan Battista Foggini.
E poi ancora i due edifici a loggia che dominano la scena sono la Beccheria trecentesca e la Loggia del Pesce del Vasari del 1568-69. La Beccheria, un grande porticato coperto sede del macello e del mercato della carne, fu demolita nel 1881. La Loggia del Pesce fu smantellata e poi ricostruita in Piazza dei Ciompi solo nel 1955.
I reperti, tra stemmi, elementi scultorei, architettonici, decorativi, recuperati dalle demolizioni, è oggi in gran parte conservata ed esposta nel Museo di San Marco.
Per tale motivo l’opera è, insieme ai reperti raccolti e inventariati, un altro piccolo tassello di memoria che consente di ricostruire il genius loci della Firenze medievale ancora viva e presente fino all’Ottocento.
Vademecum
Museo di San Marco
Piazza San Marco, 3 50121 Firenze
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