SAN FRANCISCO – Per ripiantare i debiti che lo affliggono da oltre quattro anni, il San Francisco Art Institute è intenzionato a vendere un gigantesco murale di Diego Rivera (1886-1957), valutato 50 milioni di dollari. Si tratta di un lavoro “site specific” del famoso artista messicano. La scuola d’arte californiana deve restituire, infatti, un prestito da quasi 20 milioni di dollari e assicurare un budget di 19 milioni per il funzionamento dell’istituzione.
Rivera, celebre anche per essere stato il compagno di Frida Kahlo, eseguì l’opera, dal titolo “La realizzazione di un affresco che mostra la costruzione di una città”, nel 1931. Il murale raffigura la costruzione di una città ritraendo esperti, artisti e maestranze (compreso lo stesso Rivera).
Stando alle indiscrezioni della stampa californiana, tra gli interessati all’acquisto, ci sarebbe il regista e produttore cinematografico George Lucas, celebre per aver diretto i film “American Graffiti” (1973) e “Guerre stellari (Star Wars)” (1977), che lo vorrebbe nel suo museo di prossima apertura a Los Angeles, il Lucas Museum of Narrative Art.
Ma tra gli studenti e docenti della scuola californiana è partita una mobilitazione per tentare di scongiurare il distacco dalla parete del capolavoro e la sua conseguente vendita, definita “uno scempio, un insulto”. Come precisato dal consiglio di facoltà, nessuna decisione è ancora stata presa. “La nostra prima scelta – aveva spiegato la presidente Pam Rorke Levy, che nel frattempo si è dimessa – sarebbe una cessione in situ, con un partner istituzionale o un magnate, che permetterebbe di tenere il murale a disposizione del pubblico”. Rorke Levy ha poi commentato: “Ho agito per salvare la scuola”.