ROMA – E’ un volto insolito di Cristo quello che alcuni studiosi, coordinati da Emma Maayan-Fanar, hanno identificato nel Battistero del sito bizantino di Shivta, nel deserto del Negev, nel Sud di Israele.
Capelli corti e ricci, volto senza barba e caratterizzato da grandi occhi e naso lungo, una rappresentazione quindi molto distante rispetto a quella tradizionale, con lineamenti occidentali, barba e capelli lunghi.
La scoperta del dipinto in realtà risale agli anni ’20, ma il suo cattivo stato di conservazione non aveva permesso un’osservazione attenta. Al contrario invece, Emma Maayan-Fanar ha raccontato che di recente è stato possibile interpretare e definire l’immagine, seppur sbiadita. La ricercatrice riferisce che il dipinto raffigura il volto Gesù, ritratto durante il suo battesimo. Sulla sinistra è visibile un’altra figura che è possibile identificare con quella di Giovanni Battista.
Lo schema iconografico di un Cristo dai capelli corti – spiegano i ricercatori – era diffuso in Egitto, in Siria e in Palestina, mentre era scomparso nell’arte bizantina.
L’immagine, anche in base alla sua posizione nell’abside del Battistero, è stata datata intorno al VI secolo.