ROMA – Una lettura inedita e originale della storia dell’arte contemporanea, raccontata attraverso le mostre fondamentali che hanno in qualche modo cambiato anche il rapporto tra arte e pubblico. Questo in sintesi quanto emerge dal volume “Le 100 mostre che sconvolsero il mondo”, a cura di Bruno Bandini – docente di Filosofia dell’Arte e di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e Beatrice Buscaroli – curatrice e giornalista, oltre che insegnante di Storia dell’Arte moderna e Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nonché membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.
Il saggio parte da un assunto particolare, secondo il quale è plausibile e possibile una visione della storia dell’arte contemporanea che privilegi i momenti in cui le investigazioni degli artisti hanno preso corpo attraverso le esposizioni.
Il volume abbandona dunque la modalità narrativa tradizionale, basata sulla figura del singolo artista o sul succedersi dei movimenti, e traccia invece una mappa che evidenzia la centralità delle mostre d’arte, l’impegno critico che le ha sostenute, l’azzardo che ha mosso e muove l’azione dei curatori e dei sistemi museali.
Dal Salon des Refusés del 1863 fino a “Let’s Entertain”, la mostra-spettacolo tenutasi a Minneapolis 2000, ognuna delle esposizioni segnalate certifica uno scarto o prelude a un cambiamento nel rapporto tra arte e pubblico, oltre che nel corso stesso della storia dell’arte. E ognuna si presenta come strumento capace di sottolineare un mutamento del gusto, delle nostre percezioni, del nostro “sentire”.