ROMA – Il primo sabato di ottobre torna la manifestazione annuale “Invito a Palazzo”: ipalazzi storici, solitamente inaccessibili, si apriranno permettendo di ammirare i tesori custoditi dalla banche nelle loro sedi.
Nel Lazio saranno accessibili 7 palazzi, dei quali 5 a Roma, tra cui Palazzo Koch, che ospita la sede centrale della Banca d’Italia. In Emilia Romagna saranno aperte 20 sedi e in Lombardia 15, tra cui il Palazzo Storico della Banca Lombarda, sede di Ubi Banca a Milano.
Unicredit aprirà alcune tra le sedi più rappresentative “a conferma dell’impegno del Gruppo a sostegno della cultura come motore di sviluppo sociale ed economico sostenibile e strumento di dialogo per la circolazione di idee, per la promozione della coesione sociale e del senso di appartenenza”.
A Bologna verrà aperto al pubblico Palazzo Magnani; a Milano accessibile invece la famosa sede nel grattacielo di piazza Gae Aulenti; A Reggio Emilia apertura prevista per Palazzo Patronieri. Roma invece aprirà Palazzo De Carolis, l’mponente complesso di Via del Corso, voluto dal Marchese Livio de Carolis e costruito tra il 1714 e il 1728 dall’architetto A. Specchi cui si deve la famosa scala elicoidale con colonne doriche. Al piano nobile del palazzo inoltre, è visitablie il complesso di stanze comunicanti che contengono un ciclo figurativo di eccezionale importanza, che può essere considerato fondamentale nella storia dell’arte figurativa profana a Roma (eventiculturali@unicredit.eu entro le ore 12.00 di venerdì 4 ottobre). L’istituto bancario sostiene inoltre le aperture della Cappella dei Rettori del Monte di Pietà di Treviso, e delle due sotoriche sedi di Torino e di Palermo.
Tra i protagonisti di questa edizione anche Bnl Gruppo Bnp Paribas: saranno aperte ai visitatorisia la Direzione Generale di Bnl a Roma, Palazzo “Orizzonte Europa”, sia la sede a Milano del Gruppo Bnp Paribas in Italia – ”Torre Diamante’’. Gli storici palazzi resteranno aperti dalle ore 10 alle 19.
“Le banche e le fondazioni che mantengono questi palazzi storici – ha spiegato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli – svolgono una funzione di alto valore culturale e sociale: mantenere i palazzi storici vuol dire soprattutto avere un grande obbligo di conservazione nei loro confronti, quando sarebbe certamente più facile alienarli” .