ROMA – “L’autoritratto” è il titolo del nuovo volume della collana Art Essentials edito da 24 ORE Cultura, che ripercorre l’evoluzione dell’affascinante genere dell’autorappresentazione nella storia dell’arte, dal XV secolo ai giorni nostri.
Il volume, a cura di Natalie Rudd, racconta come nel corso del tempo l’autoritratto continui a essere largamente praticato dagli artisti nelle sue diverse forme e amato dal pubblico per la sua capacità di illuminare un’ampia gamma di questioni universali: identità, umana fragilità, scopo dell’esistenza, mortalità.
Le ragioni per cui gli artisti nel corso dei secoli hanno scelto di rappresentare sé stessi nelle loro opere sono molteplici: alcuni hanno usato sguardi rivolti all’osservatore ed espressioni criptiche per esprimere condizioni interiori, crisi profonde o rivelazioni sconvolgenti; tanti si sono ritratti con pennello e tavolozza in mano per promuovere il loro lavoro; altri ancora hanno invece esplorato il potenziale camaleontico del genere e trovato infinite possibilità di gioco, di nascondimento, di mascheramento e trasformazione.
Nell’epoca dei selfie – la più recente forma di autorappresentazione -, Nathalie Rudd ricostruisce il contesto culturale nel quale il genere è nato, partendo dal cuore del Rinascimento tra Italia e mondo fiammingo per arrivare ad indagarne lo sviluppo e il significato che riveste nell’arte dei nostri tempi.
Un viaggio che si snoda partendo dal cameo di Jan van Eyck nel Ritratto dei coniugi Arnolfini, passando per i dipinti tormentati di Francisco Goya, van Gogh, Eduard Munch e Frida Kahlo fino ad arrivare a tecniche tipiche della contemporaneità come la fotografia di Cindy Sherman, la performance di Marina Ambramović e l’installazione di Tracey Emin.
Grande spazio viene dato alle artiste donne, che dell’autoritratto spesso hanno fatto un simbolo di espressione della condizione femminile e una rivendicazione delle proprie capacità.
Artemisia Gentileschi e Sofonisba Anguissola attraverso l’autoritratto trovano la libertà di esplorare i temi dell’identità e del genere: la prima esprimendo con la pittura il suo ruolo di donna vincente, la seconda sfruttando la propria intelligenza per compiere sottili trasgressioni. Dorothea Tanning giocando con i simbolismi e gli scenari onirici della sua opera si impone a tutti gli effetti nel panorama del surrealismo, mettendosi sullo stesso piano dei suoi colleghi uomini. Zanele Muholi, giovane artista sudafricana – il cui autoritratto è anche la copertina del libro – usa la fotografia per parlare di attivismo politico e sostegno alle minoranze: grazie alle tecniche di postproduzione intensifica il nero della propria pelle, celebrandone la bellezza in risposta ai media generalisti che cercano invece di schiarire i corpi neri.
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Vademecum
L’autoritratto
Editore: 24 ORE Cultura
A cura di: Natalie Rudd
Formato: brossura 14 x 21,5 cm
Pagine: 176 pp. corredate da 100 illustrazioni
Prezzo: € 14,90
Codice ISBN: 978-88-6648-526-1
In vendita in libreria e online