ROMA – L’Azienda Speciale Palaexpo continua a divulgare la propria offerta culturale attraverso un ricco palinsesto online sui canali social e web. Ha inoltre impegnato tutte le sue sedi nella realizzazione di un complesso programma di mostre, attualmente allestite, in attesa del momento in cui sarà consentito ai musei di riaprire le porte al pubblico.
Palazzo delle Esposizioni ha stabilito la proroga, fino a primavera 2021, della Quadriennale d’Arte 2020 – “FUORI” a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol e di “Domani Qui Oggi” a cura di Ilaria Gianni promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT.
Al MACRO sono allestiti gli otto nuovi progetti espositivi che avviano contemporaneamente tutte le sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva, il programma del direttore artistico Luca Lo Pinto.
Al Mattatoio infine, nei due Padiglioni, sono pronte le mostre “Luigi Presicce. Le Storie della Vera Croce” a cura di Angel Moya Garcia e “Fotografia. Nuove Produzioni 2020 per la Collezione Roma” a cura di Francesco Zizola.
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
La Quadriennale d’arte 2020-2021 – FUORI
a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol
30 ottobre 2020 – primavera 2021 (riapertura: appena possibile)
I curatori hanno selezionato 43 artisti presentati attraverso sale monografiche, riallestimenti di lavori già esistenti o nuovi progetti, con l’intento di delineare un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi.
Il titolo, FUORI, è un invito a uscire dagli schemi, ad assumere una posizione eccentrica – fuori dal centro – ad adottare uno sguardo obliquo, di mutua relazione con l’altro da sé. FUORI è la liberazione da qualsiasi costrizione o categoria abbia imbrigliato nel passato l’arte come gli individui: FUORI di testa, FUORI moda, FUORI tempo, FUORI scala, FUORI gioco, FUORI tutto, FUORI luogo è ciò che la Quadriennale d’arte 2020 vuole essere attraverso le opere e le ricerche degli artisti presentati.
In mostra opere di Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR – Sandi Hilal – Alessandro Petti, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci – Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder.
L’ingresso alla mostra è gratuito grazie al sostegno di Gucci.
“Domani Qui Oggi”
a cura di Ilaria Gianni
Sala Fontana di Palazzo delle Esposizioni
30 ottobre 2020 – primavera 2021 (riapertura: appena possibile)
Domani Qui Oggi è la mostra che presenta il lavoro dei dieci artisti emergenti selezionati all’interno del Premio AccadeMibact. La mostra è l’esito conclusivo di una ricognizione della giovane arte italiana condotta attraverso le Accademie di Belle Arti, con l’intento di sostenere e dare visibilità a nuove prospettive nell’ambito delle arti visive. AccadeMibact è un’iniziativa promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che mira a dare visibilità a giovani artisti italiani e a valorizzare le Accademie di Belle Arti come centri di alta formazione artistica. In mostra le opere di Francesco Alberico (1996, Accademia di Belle Arti di L’Aquila), Alessandro Fogo (1992, Accademia di Belle Arti di Macerata), Roberta Folliero (1993, RUFA Rome University of Fine Arts), Alessia Lastella (1996, Accademia di Belle Arti di Bari), Lorenzo Lunghi (1993, Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo), Jacopo Martinotti (1995, NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano), Giulia Poppi (1992, Accademia di Belle Arti di Bologna), Luisa Turuani (1992, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano), Alice Visentin (1993, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino), Marco Vitale (1992, Accademia di Belle Arti di Lecce).
Ingresso gratuito.
MACRO
Museo per l’Immaginazione Preventiva
A cura di Luca Lo Pinto
Il MACRO presenta gli otto progetti espositivi con cui prende pienamente forma Museo per l’Immaginazione Preventiva, il programma ideato dal direttore artistico Luca Lo Pinto che, fino alla fine del 2022, si svilupperà come un palinsesto editoriale.
Se la mostra Museo per l’Immaginazione Preventiva – EDITORIALE (17 luglio–27 settembre) era concepita come un manifesto ideale, le otto mostre sono progetti espositivi autonomi che, nel loro insieme, disvelano le rubriche di una rivista vivente, i cui contenuti andranno a modificarsi nel tempo. La sezione SOLO/MULTI testa nuovi approcci alla mostra stessa come medium e oggetto di ricerca, tramite progetti monografici o a più voci e si apre con Campo di Marte, prima grande personale in un’istituzione museale italiana di Nathalie Du Pasquier, Carola Bonfili, Costanza Candeloro, Ludovica Carbotta, Gianluca Concialdi, Giulia Crispiani, Giorgio Di Noto, Renato Leotta, Beatrice Marchi, Diego Marcon, Francesco Pedraglio, SAGG NAPOLI, Davide Stucchi sono i primi dodici artisti italiani invitati a partecipare a RETROFUTURO, ambiente volto a ripensare la collezione del museo come punto di partenza di una collezione in fieri dedicata alle nuove generazioni, per riflettere sul ruolo e sul senso di una collezione pubblica d’arte contemporanea nel XXI secolo.
MONO fa da cappello a due sezioni di monografie interdisciplinari. ARITMICI si apre con una mostra che riunisce per la prima volta in un’istituzione museale italiana un nucleo importante di opere dell’artista Wolfgang Stoerchle. POLIFONIA dedica la mostra Io poeto tu all’opera del regista e animatore della scena culturale romana Simone Carella, raccontata da un coro a più voci che ne fa emergere la risonanza in altre pratiche e generazioni di artisti.
MEDIUM indaga linguaggi e processi sperimentali con quattro diverse sezioni. Boy Vereecken è il primo dei graphic designer internazionali invitati a reinterpretare la propria pratica all’interno di IN-DESIGN con la mostra Back Matter. L’etichetta di musica elettronica sperimentale Editions Mego ha la sua retrospettiva all’interno della sala allestita per l’ascolto di MUSICA DA CAMERA. L’artista Soshiro Matsubara, con la mostra Caresses, inaugura PALESTRA, sezione che offre la possibilità di testare opere d’arte in un allestimento in fieri. Alla rivista Playmen, edita a Roma da Adelina Tattilo, è dedicata la prima “uscita” di STUDIO BIBLIOGRAFICO, sala focalizzata sull’universo editoriale, tra magazine, fanzine e libri. La sezione AGORÀ prosegue in parallelo come motore discorsivo del museo, con il suo programma di incontri a cadenza irregolare, che attraversa le attività di Museo per l’Immaginazione Preventiva.
Ingresso gratuito.
MATTATOIO
“Luigi Presicce Le Storie della Vera Croce”
a cura di Angel Moya Garcia
Padiglione 9b
Le Storie della Vera Croce di Luigi Presicce è il secondo progetto del programma triennale Dispositivi Sensibili a cura di Angel Moya Garcia all’interno del Padiglione 9B.
Il progetto raccoglie un ciclo di dieci episodi, iniziato nel 2012, che compone un’unica grande opera esposta per la prima volta nella sua totalità. Dieci capitoli, formati da un totale di diciotto performance e presentati attraverso la loro documentazione video, in cui la pittura diventa il centro nevralgico dell’impianto espositivo. Il decimo e ultimo capitolo è una nuova produzione dell’artista, realizzata negli scorsi mesi nell’ambito del programma di residenze produttive “Prender-si cura”, a cura di Ilaria Mancia, in corso al Mattatoio-Pelanda e sostenuta da Azienda Speciale Palaexpo. Da questa articolazione iniziale si declinerà un palinsesto di attività a cadenza settimanale: sei tableaux vivants intorno a cui un certo numero di artisti sarà invitato a creare delle sedute di pittura dal vivo; quattro dialoghi di approfondimento; una rassegna cinematografica.
Il ciclo Le Storie della Vera Croce prende ispirazione dalle omonime vicende del Sacro Legno tratte da La Legenda Aurea di Jacopo Da Varagine (1228-1298) e dalla Sacra Bibbia. A questi due testi hanno fatto riferimento Agnolo Gaddi (1350-1396) e Piero Della Francesca (1416-1492) nella realizzazione di due dei più significativi cicli pittorici dell’arte italiana del ‘300 e del ‘400, rispettivamente in Santa Croce a Firenze e in San Francesco ad Arezzo. Il progetto sarà anticipato sui canali digitali del Mattatoio da una mini-serie video in dieci puntate raccontate dalla voce del Sacro Legno.
Ingresso gratuito.
“Fotografia. Nuove produzioni 2020 per la collezione Roma”
A cura di Francesco Zizola
Padiglione 9a
“Fotografia. Nuove produzioni 2020 per la collezione Roma” è una mostra nata dalla volontà dell’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale di dare seguito al progetto sorto in seno a “Fotografia Festival Internazionale di Roma” che aveva istituito, già dal 2003, la residenza per un fotografo di fama internazionale. Sono state così raccolte per l’Archivio Fotografico del Museo di Roma le immagini di 15 grandi protagonisti della fotografia contemporanea che raccontano la Capitale attraverso il loro sguardo. Nel 2019 è stato proposto a Francesco Zizola di curare la ripresa della pratica delle residenze temporaneamente interrotte, e così arricchire la collezione permanente. Zizola ha invitato a Roma 5 artisti noti nel mondo della produzione artistica e fotografica internazionale. Sono esposte al Mattatoio circa 130 immagini di Nadav Kander, Martin Kollar, Alex Majoli, Sarah Moon (presente anche con un video) e Tommaso Protti. Tutti hanno lavorato in residenza a Roma nel corso del 2019, tranne Kollar che ha scelto di viaggiare a piedi e di elaborare il proprio lavoro attraverso un percorso di avvicinamento a Roma partendo dal Danubio.
Attraverso la varietà di approcci visuali e concettuali, queste nuove produzioni offrono uno sguardo sfaccettato e profondo sulle molteplici anime della Città, e rappresentano un lascito importante per la collezione dell’Archivio Fotografico.