PALERMO – E’ notizia di qualche giorno fa quella della incivile vandalizzazione dell’installazione “Crossover” dell’artista siciliano residente a Londra, Giuseppe Lana, realizzata nell’ambito della “Biennale arcipelago mediterraneo”, in corso fino all’8 dicembre 2019 a Palermo.
L’opera, interamente prodotta e installata grazie a sostenitori privati e alla Fondazione Merz, si compone di quattro barriere meccaniche che formano un quadrato e che si alzano alternandosi, permettendo così il passaggio ed eliminando ogni forma di confine. L’installazione ha subito gravi danni, tuttavia una nota comunica che sarà restaurata a cura della Fondazione Merz e ripristinata nei prossimi giorni.
L’artista e la Fondazione concordano, infatti, nell’evidenziare che atti spiacevoli quali quelli che hanno interessato l’opera “non rientrano nelle logiche di dialogo e accoglienza che sono state invece alla base di tutta la Biennale”. “BAM – si legge nella nota – ha offerto e offrirà ancora luoghi, opere e occasioni utili a favorire riflessioni e scambi. La rimozione dell’opera sarebbe stata una perdita per tutti. Noi invece – insieme al quartiere, alla società civile e alla comunità culturale di Palermo – intendiamo continuare il percorso che, speriamo, vedrà infine tutti capaci di dialogare civilmente sentendosi inclusi e parte di un progetto condiviso per la città e tutti i suoi abitanti. Tutto ciò proprio a partire da un luogo così simbolico per la storia antica e recente di questa città, quale la Magione”. – conclude la nota.
“Le opere d’arte possono essere criticate ma non danneggiate e per questo che noi non intendiamo arrenderci a questi incivili. – Ha commentato l’assessore alle Culture Adham Darawsha – Porteremo avanti la Biennale ripristinando l’opera, mettendola in sicurezza. Gli incivili non fermeranno mai il cambiamento culturale che stiamo portando avanti”.