MILANO – Si chiama The Sky in a Room il progetto che la Fondazione Nicola Trussardi presenta per l’autunno 2020. Si tratta di un intervento dell’artista islandese Ragnar Kjartansson (Reykjavík, 1976) dalla forte valenza simbolica, fortemente voluto dalla Presidente Beatrice Trussardi e dal Direttore Artistico Massimiliano Gioni nel diciottesimo anno di attività nomade della Fondazione, per entrare in dialogo con la storia passata e recente della città di Milano.
La performance si svolgerà ogni giorno, dal 22 settembre al 25 ottobre 2020. Cantanti professionisti si alterneranno, uno alla volta, all’organo della Chiesa di San Carlo al Lazzaretto – detta anche San Carlino – per eseguire un etereo arrangiamento della celebre canzone di Gino Paoli, Il cielo in una stanza, che si ripeterà ininterrottamente per sei ore al giorno, come una ninna nanna infinita.
“Il cielo in una stanza – spiega l’artista – è l’unica canzone che conosco che rivela una delle caratteristiche fondamentali dell’arte: la sua capacità di trasformare lo spazio. In un certo senso, è un’opera concettuale. Ma è anche una celebrazione del potere dell’immaginazione – infiammata dall’amore – di trasformare il mondo attorno a noi. È una poesia che racconta di come l’amore e la musica possano espandere anche lo spazio più piccolo, fino ad abbracciare il cielo e gli alberi… L’amore sa leggere ciò che è scritto sulla stella più lontana, diceva Oscar Wilde.”
Dopo mesi trascorsi nello spazio chiuso delle proprie abitazioni, accanto ai propri cari o, più tristemente, lontani dai familiari e dagli affetti – rendendosi conto della propria solitudine e soffrendo per le persone perse nella lotta contro la pandemia – la performance di Kjartansson può essere letta come un poetico memoriale contemporaneo: un inusuale monumento e un’orazione civile in ricordo dei dolorosi mesi passati a immaginare il cielo in una stanza e a sognare nuovi modi per stare insieme e per combattere la solitudine e l’isolamento.
La performance era stata inizialmente commissionata da Artes Mundi e dal National Museum of Wales di Cardiff, con il supporto del Derek Williams Trust e dell’ArtFund. Per questa presentazione verrà messa in scena nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, un luogo la cui storia è intimamente legata a precedenti epidemie, dalla peste del 1576 a quella del 1630, resa celebre da I promessi sposi di Alessandro Manzoni che cita in più occasioni il Lazzaretto nel romanzo e vi ambienta uno dei capitoli più noti.
The Sky in a Room di Ragnar Kjartansson rientra nella serie di progetti realizzati dal 2013 dalla Fondazione Nicola Trussardi: mostre temporanee, incursioni, performance e interventi pop-up che hanno portato a Milano artisti internazionali tra cui Ibrahim Mahama, Jeremy Deller, Sarah Lucas, Gelitin, Darren Bader e Stan VanDerBeek.
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Vademecum
RAGNAR KJARTANSSON
The Sky in a Room
a cura di Massimiliano Gioni
22 settembre – 25 ottobre 2020
Chiesa di San Carlo al Lazzaretto
Largo fra’ Paolo Bellintani 1, Milano
AUDIZIONI PER MUSICISTI E CANTANTI
Per maggiori informazioni scrivere a Barbara Roncari br@fondazionenicolatrussardi.com