MILANO – Da domenica 11 a domenica 18 giugno prende il via Milano Open Portrait, un progetto presentato da Fondazione Riccardo Catella, con il patrocinio del Comune di Milano, del Politecnico e della Triennale, nell’ambito della Porta Nuova Smart Community.
Una Camera Oscura a grandezza umana sarà installata in piazza Alvar Aalto, a Porta Nuova. La Camera sarà pubblicamente installata e avviata l’impressione sulla lastra con l’apertura del diaframma, durante il primo giorno di Milano Arch Week, il 12 giugno. La parete fotosensibile rimarrà esposta per l’intera settimana successiva fino al termine della manifestazione. L’ultimo giorno di Milano Arch Week la parete fotosensibile sarà sviluppata in loco, rivelando il ritratto fotografico. L’immagine risultante, un ritratto in movimento, collettivo e grandioso di una porzione di città e di una settimana del suo quotidiano, sarà rivelata alla città. Al termine dell’evento la Camera Oscura verrà smontata e riutilizzata per altre iniziative sul territorio in altre città italiane.
La Camera Oscura, realizzata attraverso un percorso laboratoriale collettivo che coinvolge il laboratorio Gallab – i cui ragazzi effettueranno un reportage fotografico postato quotidianamente sui social – promosso dall’Associazione Non Riservato, sarà in legno, con interni in cartongesso e rifinita con vernici naturali per assorbimento luminoso: visitabile al suo interno, sulla parete di fondo – sulla quale sarà applicata un’emulsione fotosensibile che registrerà un’immagine latente della vista urbana – sarà possibile osservare il processo di impressione delle immagini esterne riprese attraverso il foro.
FONDAZIONE RICCARDO CATELLA è attiva dal 2007 con la missione di diffondere la cultura della sostenibilità nello sviluppo del territorio e di contribuire attivamente al miglioramento della qualità della vita urbana attraverso progetti di valorizzazione degli spazi pubblici. L’impegno della Fondazione si concentra, da un lato, sulla promozione di un programma di ricerca e sensibilizzazione dedicato all’investimento immobiliare sostenibile e responsabile (SRPI) e ai principi di responsabilità sociale nella gestione del territorio, con particolare attenzione alla riduzione e gestione dei rischi associati al Climate Change e dall’altro sulla realizzazione di progetti civico culturali sul territorio per valorizzare e animare le aree pubbliche e il verde urbano.